MARINA DI GINOSA LAGO SALINELLA E TORRE MATTONI, COME IL DEMANIO DIVIENE UN BENE PRIVATO
di Nicola NATALE
Marina di Ginosa Torre Mattoni come appariva nel Giugno 2011 |
A Marina di Ginosa, il Lago Salinella e Torre Mattoni sono stati privati dell’accesso pubblico.
I due beni paesaggistici sono attualmente raggiungibili solo con l’assenso di Torreserena, il mega villaggio turistico
sorto nelle vicinanze e delle proprietà circostanti tra cui il camping
Cioccoloni.
Ritorna all’attacco l’opposizione di pd e lista inglese.
E lo fa da
Taranto dalla sede della “federazione” in via Capotagliata con la presenza del
consigliere regionale Donato Pentassuglia e dei consiglieri comunali Enzo
Giannico e Massimo Castria.
Un duro atto d’accusa che dà nuovamente voce al
disagio di marinesi e turisti impossibilitati a raggiungere ed a fruire
quell’oasi di bellezza rappresentata dal laghetto erede del vecchio alveo del
Fiume Bradano e da Torre Mattoni, un presidio costiero in funzione antisaracena
costruito nel XVI° secolo.
Marina di Ginosa il Lago Salinella |
E questo dopo che finanziamenti regionali ed europei
sono stati erogati proprio per tutelare e salvaguardare l’area.
Per Giannico
“bisogna dedurre che, in 10 anni, dei beni comuni sono divenuti privati”.
Subito dopo rincara la dose ricordando che la società doveva “realizzare e
devolvere al Comune un parcheggio pubblico ed un accesso altrettanto pubblico al lago
attraverso un percorso pedonale”.
Questo si stabilì all’atto della concessione
edilizia a Riva D’Ugento tramite un’apposita convenzione con il Comune di
Ginosa.
Bene “alcune di queste opere non sono state ancora realizzate, mentre
il villaggio è attivo da diversi anni”.
Insomma il classico pasticcio che ha
portato anche ad un’indagine della magistratura del giugno scorso in cui sono
coinvolti ben 26 amministratori, tra cui l’ex sindaco Luigi Montanaro.
Indagine
che però deve passare il filtro del giudice delle udienze preliminari.
Il
consigliere Giannico racconta in conferenza anche di aver rivolto, nel maggio
scorso, un’interpellanza scritta al dirigente dell’ufficio tecnico del Comune
di Ginosa rimasta senza risposta.
Il villaggio turistico Torre Serena e la sua posizione rispetto a Torre Mattoni distinguibile nel folto dei pini. Con l'alluvione la fascia di pineta sulla parte destra della foto è stata decimata. |
Per cui conclude “anche in base alle
dichiarazioni rilasciate, l’amministrazione é consapevole di aver privatizzato
un’area demaniale ed è colpevole di aver privato la collettività di un bene
pubblico”.
Sulla stessa linea d’onda Massimo Castria, il consigliere marinese
della lista Inglese che fa acutamente notare come “non solo le convenzioni a
ristoro degli interventi sono regolarmente disattese ma i cittadini non possono
beneficiare dell’unico bene storico della comunità marinese”.
Castria ricorda
come anche il prolungamento del lungomare di Marina di Ginosa è “un’opera quasi
completa dal 2009” ferma grazie ad un cavillo burocratico ed ormai in degrado.
Insomma un quadro preoccupante, tracciato all’indomani della stagione
turistica, che chiama in causa anche la Regione e la sua vigilanza.
Per questo
il consigliere regionale Donato Pentassuglia di Martina Franca ha promesso di interessare tutti gli
assessorati ed uffici competenti, compresi quelli provinciali. “Il piano delle
coste del 2006 approvato con legge regionale garantisce universalmente il
diritto di accesso al demanio pubblico, a maggior ragione quando su di esso
sono investiti finanziamenti regionali”.
Non resta che sperare quindi che la
denuncia abbia effetto e non sia solo un’altra puntata dell’eterna lotta fra
maggioranza ed opposizione.
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