GINOSA, L’AMMINISTRAZIONE PENSA AD UN BUS URBANO


di Nicola NATALE
Il Comune di Ginosa in Piazza Guglielmo Marconi 
L’annuncio non è certo formale. 
Ma l’amministrazione di Ginosa starebbe studiando “la possibilità di un servizio di trasporto urbano”. 
La dichiarazione in seguito alla proposta di Marirosa Pacente, una semplice cittadina. 
Da Piazza Marconi fanno sapere che stanno verificando la fattibilità del servizio e la copertura in bilancio. Attualmente è attiva una navetta che accompagna al poliambulatorio, situato in via Palatrasio, nella nuova zona di espansione di Ginosa, ma manca un servizio permanente di collegamento pubblico tra i vari quartieri del paese. 
Il Poliambulatorio di Ginosa in Via Palatrasio
Va detto che l’esperimento era stato tentato già negli anni ’80 ma non ebbe successo.
Il bus girava vuoto per le vie della cittadina e alla fine ci si risolse a toglierlo, così come si spensero anche i semafori installati negli incroci più congestionati. 
Il fatto è che le dimensioni della cittadina non sono tentacolari, poco meno di tre chilometri, attraversandola da Via Cavese fino a Via Matera, ma le numerosissime salite e discese sono mal digerite dalla maggior parte di abitanti. 
Come in altre realtà, l’uso dell’auto è intensissimo, con ingorghi soprattutto intorno alle ore di punta (8, 13, 19) e in occasione di eventi. 
Per fortuna da qualche tempo è stata ultimata - dopo un periodo penosamente lungo -  la circonvallazione sud.  
Fin dalla fine degli anni ’80, la circonvallazione sud,  avrebbe dovuto liberare Ginosa dal traffico, reso ancora più lento:
1) dal modo in cui negli anni è stata costruita
2) dalla presenza della Gravina, attorno alla quale sorge l’abitato storico e
3) da unica stretta arteria di accesso e di uscita: Via Roma.
L’annuncio è in linea con la volontà di liberare (quanto più possibile) la città dalle auto per renderla nuovamente vivibile. 
L’accoglienza della proposta è stata tiepidina se si contano i “mi piace” su facebook, ma è segno di un risveglio civico che sta contagiando a macchia d’olio tutto il Tarantino. 
La richiesta è sempre più pressante: cittadine ordinate e pulite, che funzionino, dove conta la qualità della vita, misurabile anche dal fatto di non essere strozzati dallo smog oltre che dalle esalazioni delle industrie. 
Il risveglio ha interessato già Laterza e Castellaneta, alle prese l’una con l’isola pedonale  al centro della città in serata e l’altra con il divieto (per ora solo sperimentale) ai non residenti di accedere con l’auto nel centro storico. 
Tuttavia non c’è dubbio che le amministrazioni sono ora più attente a questo tipo di argomento, sfidando anche qualche impopolarità.

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