MARINA DI GINOSA, LA LUNGA STORIA DEL LUNGOMARE. Transazione da 45.000 euro

dal Quotidiano del 18 Luglio 2012
di Nicola NATALE
Marina di Ginosa, il tratto terminale del Lungomare con l'ingresso al Lido La Capannina
Lungomare Luigi Strada di Marina di Ginosa, il Comune di Ginosa potrebbe versare quarantacinquemila euro alla società la Capannina per chiudere un contenzioso che dura da 7 anni. 
Ma solo quando saranno eliminate tutte “le trascrizioni pregiudizievoli” cioè ipoteche, revoche, transazioni e cause pendenti. 
La più importante delle quali è “l’eventualità dell’acquisto a non domino” da parte della Capannina, cioè l’acquisto della proprietà senza che il venditore ne avesse giuridicamente titolo, per la quale vi è altra causa in corso.  
Fino ad allora la società permetterà a titolo gratuito l’utilizzo delle aree ormai interessate dalla sede viaria e dalle “rotonde”. 
Viceversa il Comune autorizzerà alla Capannina alcune attività commerciali su 3 rotonde.  
La transazione è stata firmata il 14 Giugno scorso, ma l’accordo sarà sottoposto all’approvazione del Consiglio Comunale. 
La storia del Lungomare di Marina di Ginosa è tutta scritta nell’assedio che quell’area ha subito nel corso degli anni. 
Il Lungomare è interrotto a destra dall’area militare di spettanza dell’Aeronautica ed a sinistra dalla presenza di altre aree private. 
Questo ha impedito ed impedisce di accedere facilmente  all’intero litorale marinese che si spinge a sinistra fino al resort Riva dei tessali. 
La Pineta Regina di proprietà regionale, dalla quale si potrebbe accedere, è attualmente chiusa al pubblico .
Va ricordato che lo stabilimento balneare la Capannina aveva acquisito quelle aree nel 2003 ottenendole dal disciolto Ersap l’Ente regionale sviluppo agricolo della Puglia. 
Prima ancora però un'altra società, l’Oasi Tour srl voleva realizzare un grosso progetto turistico - il plastico fu esposto per molti mesi - ma poi l’area e i manufatti esistenti passarono alla società La Capannina.
Nella causa intentata al Comune di Ginosa -  e a cui la transazione ha posto rimedio - la società chiedeva un risarcimento danni di duecentoquarantatremila euro per l’occupazione abusiva delle sue aree dal 2004 al 2007. 
La transazione stilata dall’avvocato Fabrizio Lofoco per conto del Comune di Ginosa è stata quindi sommamente prudente rispetto alla possibilità di una decisione sfavorevole all’ente pubblico. 
Intanto Marina di Ginosa continua ad avere un grosso successo turistico, per la spiaggia enorme e lunghissima, per il mare ormai alla 14ª bandiera blu.
Lo sviluppo edilizio in questi anni è stato tumultuoso ed altre aree edificabili si potrebbero aggiungere, se saranno approvati i nuovi comparti dichiarati edificabili.
Questo potrebbe voler dire ancora più persone al mare e forse la necessità di sfruttare l’arenile anche per il versante sinistro verso Riva dei Tessali, attualmente privo di punti di accesso.

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