NATUZZI. DISTRETTO DEL SALOTTO IN CRISI. 2.200 ESUBERI!

Quotidiano 11 Giugno 2012
di Nicola NATALE
Natuzzi. Il corteo di auto contro il rischio di 2.200 lavoratori in mobilità 
Questa volta non saranno le auto storiche a sfilare, come nella manifestazione di Ginosa del 2 Giugno. Ma auto contemporanee che riaccendono i riflettori sulle difficoltà del settore del mobile imbottito.  
Oggi (11 Giugno) un corteo di auto attraverserà Ginosa, Laterza, Castellaneta, Cassano Murge e terminerà in Piazza Prefettura a Bari, dove più di una volta si è discusso del futuro della Natuzzi. Ad organizzarla i maggiori sindacati Cgil, Cisl, Uil. 
Natuzzi, il gigante santermano, quotato in borsa a New York, che per molti ha rappresentato la rivincita del sistema manifatturiero pugliese, ha fin dal 1998 delocalizzato in Cina con il marchio Italsofa. La contrazione delle vendite ha fatto il resto, mettendo in seria difficoltà gli stabilimenti pugliesi e lucani, costretti  da anni ad una cassa integrazione a rotazione. Ma il marchio Natuzzi è legato al made in Italy e tale dovrebbe rimanere secondo Pasquale Natuzzi, fondatore dell’omonimo gruppo (72 anni). 
l'on. Ludovico Vico.
Parlamentare pd
Anche il Pd di Laterza si mobilita su questa crisi convocando sabato scorso una conferenza stampa sull’argomento. “Non possiamo permetterci di perdere ulteriori posti di lavoro, queste peraltro non sono le uniche emergenze” dice l’architetto Toni Gallitelli, segretario del pd locale. Gli fa eco il sindaco di Laterza Gianfranco Lopane ricordando le vertenze Miroglio e Curvet. Per tutti è il Ministero dello sviluppo che alfine deve decidersi sull’accordo di programma che inietti altra liquidità nel sistema degli stabilimenti Natuzzi attraverso un accordo di programma. Michele D’Ambrosio, sindaco di Santeramo rivela di aver sollecitato l’on. Bindi in merito allo sblocco del tavolo al Ministero da parte del Governo con il quale sarebbe programmato un incontro in questa settimana. 
Per Ludovico Vico, parlamentare del Pd, già segretario della cgil jonica, “La Natuzzi appulo-lucana è un pezzo pregiato del distretto del mobile imbottito assieme a quello brianzolo, il Governo deve fare il decreto sviluppo, mettere la sua quota di 40 milioni dopo che Puglia e Basilicata ne mettono altri 20 per salvaguardare il  distretto che vale l’1,5% , garantire la riconversione e la possibilità di arrivare sui mercati esteri.” 
Pasquale Natuzzi, presidente dell'omonimo gruppo
Stoccata da parte di Vico al governo precedente per aver tenuto per due anni in stand-by la questione, ancora più difficile da risolvere ora per l’idea di pareggiare il bilancio durante la maggior crisi mondiale. La Natuzzi per tutto l’estremo versante occidentale della provincia aveva costituito nel tempo un sicuro bacino occupazionale, ma anche quest’ultimo fortino della occupazione si è ridimensionato fortemente sotto i colpi della “nuova economia” che intende continuare a produrre dove “il costo del lavoro è del 25% di quello europeo e la produttività maggiore del 20%”. Sono parole di Pasquale Natuzzi perfettamente estendibili ad altri comparti, che comportano un rovesciamento di valori culturali, prima ancora che economici.

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