MIROGLIO, ANCORA TRE PASSAGGI PER IL RITIRO DELLA MOBILITA’
Quotidiano 8 Giugno 2012
di Nicola NATALE
La manifestazione per le vie di Alba del 6 Giugno 2012 |
Un successo
secondo alcuni.
Ma gli sherpa del sindacato sanno che devono lavorare per
averlo nero su bianco.
Da Alba i lavoratori non sono tornati con un accordo ma
con una volontà scritta dell’azienda “a ritirare la mobilità in presenza delle
condizioni di legge ed autorizzative fissando tempi certi e parametrando le
modalità economiche all’interno di quei tempi”.
Ora quelle linee guida devono
essere tradotte in un accordo che è una delle precondizioni per continuare ad
ottenere la cassa integrazione.
Per assurdo chiarisce Giuseppe Massafra della
filtea cgil “potrebbe esserci l’accordo tra impresa e sindacati ma il Ministero
potrebbe decidere di non concedere ulteriore cassa integrazione”.
Quindi calma
nel gridare vittoria, anche se l’eco dei 150 uomini e donne che sono andati ad
Alba, facendosi oltre mille chilometri in pullmann, è arrivata lontano.
Per questo è cruciale l’incontro di oggi (8 Giugno) in Regione
tra la task force sul lavoro e i rappresentanti del Gruppo Barbero che forse
finalmente diranno se sono in grado di far ripartire almeno lo stabilimento di
Castellaneta.
Certo non più a fare filo sintetico come in passato ma a sfornare
prodotti alimentari.
Modesto obiettivo rispetto a quello di tentare con
l’industria leggera dopo aver fallito con quella pesante.
Uno dei momenti della manifestazione alla Miroglio Fashion. Il blocco imposto nei 2 giorni di manifestazione ha ammorbidito le posizione dell'azienda ma nulla è ancora scontato. |
Ma non è il caso di
questi tempi di storcere il naso, tanto è vero che qualcuno intravede ancora
nell’agricoltura e nel turismo, o in un mix delle due, l’unico futuro possibile
per la Puglia.
Per cui chiarisce ancora Giuseppe Massafra il Ministero dello
Sviluppo è stato già avvisato della intenzione di riprendere il percorso per
una nuova richiesta di cassa integrazione in deroga, vale a dire saltando a piè
pari i vincoli temporali e i requisiti sostanziali posti per la sua
concessione.
La convocazione a Roma attesa già per domani o al massimo entro
l’inizio della prossima settimana da parte del Ministero dello Sviluppo
Economico è la pre-condizione per l’accordo ponte da raggiungere con Miroglio,
accordo che potrebbe essere siglato a Bari o a Taranto.
Dopo ci sarà un
ulteriore passaggio al Ministero del Lavoro e solo allora la mobilità potrà
dirsi formalmente scongiurata per questi lavoratori che hanno saputo fare forza
del loro numero. Il cuore dell’accordo strappato ad Alba, dove si sono vissuti
momenti di alta tensione, controllati dai Carabinieri presenti in tutte le fasi
delle manifestazioni, è legato quindi “alle modalità economiche e tempistiche
che saranno discusse con le rappresentanze sindacali”.
Tradotto significa che i
due anni di cigs rinnovabili ogni sei mesi di cui si è parlato non sono ancora
scritti da nessuna parte e non è detto che i sindacati riescano nell’intento,
poiché troppe sono le variabili in corso. Stessa cosa per l’esistenza di nuovi
soggetti imprenditoriali di cui il sindaco De Palma aveva accennato
l’esistenza.
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