MANCA L’ACQUA. L’AQP NON INVIA LE AUTOBOTTI, SI LAMENTA L’ASSESSORE
dal Quotidiano del 21 Giugno 2012
di Nicola NATALE
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Marina di Ginosa Viale Italia dopo la rottura del tronco idrico del 20 Giugno 2012 |
Con i 31° gradi
Celsius di oggi il peggio che poteva capitare è che mancasse l’acqua.
E infatti
già nella notte di martedì i rubinetti di Marina di Ginosa iniziavano a perdere
di pressione. All’alba di ieri in Viale Italia, la tubatura con anima in
vetroresina di 300 millimetri di diametro non ha retto, inondando la sede
stradale.
La riparazione è stata effettuata solo intorno alle 16, quando
l’acqua lentamente è iniziata ad andare in pressione. Alla scoperta del
laghetto formatosi, l’assessore al turismo ed ambiente Leonardo Galante, una
presenza costante per le vie di Marina di Ginosa, ha allertato l’AQP o meglio
l’impresa appaltatrice, che per conto della stessa, esegue i lavori.
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Leonardo Galante, assessore turismo ed ambiente |
Le
autobotti sono state chiamate a fornire il prezioso carico mentre su facebook
si scatenava la caccia all’informazione.
Ed è proprio qui che è nata
(immancabile) la polemica poiché l’Acquedotto Pugliese secondo l’assessore si
sarebbe rifiutato di fornire le autobotti nella previsione che la falla sarebbe
stata riparata entro le 12 ore. Cosa assurda poiché non solo i lidi sono in
piena stagione balneare, con le loro comprensibili esigenze, ma Ginosa Marina
passa dai suoi abituali 5.800 residenti ad un numero molto più grande di
vacanzieri che occupano l’enorme numero di case-vacanza nate dagli anni ’70 in
poi. Senza contare i villaggi vacanze, il camping e gli alberghi. L’assessore
si è detto intenzionato a far partire una diffida già da oggi che evidentemente
spinga l’Acquedotto a rivedere i termini con cui eroga il servizio.
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Viale Italia, la riparazione effettuata sul tronco |
Tutto nasce
naturalmente dallo straordinario sviluppo urbanistico di Marina di Ginosa,
imprevedibile a chi allora realizzò le condotte.
Uno sviluppo urbanistico senza
tregua che continua con la fortissima presenza economica di imprese edili
gravinesi, altamurane e naturalmente ginosine che hanno realizzato centinaia di
residenze e decine di complessi. E’ il caso dicono in molti di rimettere mano
in maniera definitiva al tronco idrico di Viale Italia. Non è la prima volta
che il famigerato tronco idrico si rompe e che tutto sia sistemato con una
cravatta d’acciaio, così come è accaduto anche questa volta.
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