GINOSA. IL CONSORZIO E I NUOVI RIPARTI. L'ASS. SANTANTONIO "I COLTIVATORI SONO VESSATI”

di Nicola NATALE
L'ass. comunale all'agricoltura Francesco Santantonio
No al nuovo piano di classifica del Consorzio di Bonifica Stonara e Tara. Lo dice l’assessore all’agricoltura ing. Francesco Santantonio che invita agricoltori e cittadini a far fronte comune con l’Amministrazione per far recedere dalle sue posizioni, il commissario straordinario regionale Giuseppantonio Stanco. 
Secondo l’assessore il riparto delle spese consortili viene effettuato in “maniera generalizzata ed impropria” fondamentalmente includendo territori che non hanno alcun beneficio dalla presenza delle opere di bonifica. 
E viceversa escludendo “Comuni limitrofi che beneficiano del servizio senza pagare alcun onere”. 
Giuseppantonio Stanco,
 il commissario straordinario nominato
dalla Regione per risolvere
la pesante situazione debitoria dei consorzi
Ho già spiegato - dice l’assessore -  in diverse riunioni che gli agricoltori sono vessati da tasse di ogni tipo, non ultima l’IMU e che bisogna rivedere il Piano” elaborato per il Consorzio di Bonifica Stornara e Tara con sede a Taranto da una società di Rubano, in provincia di Pordenone, la nordest ingegneria srl. 
La richiesta di una ridefinizione meno “pesante” che ha avuto l’appoggio del sindaco Vito De Palma  è stata però rigettata dal Commissario che ha ricordato come il termine per le osservazioni fosse fissato al 22 Giugno. 
Silenzio per il momento dalle associazioni di categoria che però sono state invitate dall’Amministrazione di Ginosa ad un confronto con i rappresentati dell’ente commissariato e le altre amministrazioni comunali direttamente ed indirettamente servite dal Consorzio.  
Un ordine del giorno bipartisan è stato presentato per la discussione in Consiglio Regionale dai consiglieri regionali Lospinuso, Pentassuglia, Mazzarano, Cervellera, Mazza, Laddomada, Chiarelli e Sala con la richiesta di sospensione dell’approvazione dei nuovi riparti, di riesame del piano con attribuzione dei costi consortili ai soli immobili che hanno beneficio diretto e specifico, e infine ad un confronto generale dopo le modifiche e prima dell’approvazione. 
Consorzio di Bonifica Stornara e Tara una delle vasche che alimentano la rete irrigua
Di particolare interesse gli ultimi due punti poiché i consiglieri chiedono anche che sia chiarito se a queste “spese generali” parteciperà l’intero comprensorio consortile o solo le aree individuate dal piano di contribuenza e che sia annullato il tributo 630 per gli anni pregressi al momento solo sospeso. Il problema non è solo tecnico, ma è diventato insieme economico e sociale. 
Aggirarsi per le campagne del tarantino  dà il senso della trasformazione del mondo agricolo. 
Sono vasti gli agri sfruttati intensivamente, ma crescono gli appezzamenti abbandonati. Le prime a saltare con questa crisi sono state le imprese più piccole.
 Segno inequivocabile di estrema difficoltà del mondo agricolo che cozzano con le esigenze di pronta liquidità del Consorzio di Bonifica Stornara  e Tara. 
Esigenze che hanno portato a richiedere circa 700 euro ad ettaro per un’irrigazione disponibile solo 1 volta ogni 10 giorni. Cifra richiesta anche per la campagna 2010. Ma non è finita. 
Rischiano di aumentare anche i tributi per chi non utilizza l’irrigazione del Consorzio, ma semplicemente si trovi con qualche immobile all’interno del territorio “servito”.

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