MASTRANGELO, DA CASTELLANETA AL MESSICO. DIARIO DI UN CERVELLO IN FUGA
Paola Mastrangelo, conservatrice di beni culturali. |
CHI E’
Paola
Mastrangelo, castellanetana, nata a Gioia del Colle nel 1979, con laurea in conservazione dei beni
culturali con indirizzo archeologico presso l’Università del Salento nel 2005,
approda all’Università di Granada in Andalusia per continuare i suoi
studi.
La “trasferta
spagnola” le consente di ottenere un Master e un Dottorato in Antropologia
Fisica e Forense.
Nel 2008 viene
premiata durante il Congresso di Paleopatologia nella città di Barcellona per
uno studio sulla Thalassemia Mayor.
Nel 2010 si
trasferisce in Messico dove trova lavoro come ricercatrice nella Facoltà di
Medicina dell’ Universidad Nacional Autonoma de Mexico (Unam).
I contatti tra
la Spagna e il Messico sono intensissimi per la passata colonizzazione e la
lingua comune. Nel frattempo la dr.ssa Mastrangelo pubblica diversi articoli in
riviste internazionali come il Journal of Forensic Science e il Journal of
Archaeological Science.
di Nicola NATALE
L'articolo del Nuovo Quotidiano di Puglia |
A volte bisogna
andare lontano per capire ciò che abbiamo sotto gli occhi. Le elezioni comunali
che si tengono a Castellaneta rendono i contrasti ancor più stridenti.
Come se
la distanza esistente tra i giovani di talento ed i traffici sui palchi e sotto
i palchi si misurasse ormai in anni luce. Paola Mastrangelo è tra le tante ed i
tanti che hanno scelto di andare via.
Chi in cerca di migliori opportunità, chi
in cerca di una qualsiasi opportunità.
Ma la dr. Mastrangelo non è come tanti, spostatasi nel nord Italia. E’ proprio andata via dall’Italia, prima
in Spagna poi in Messico. Troppo forte la tentazione di chiedergli come mai.
Cosa ti ha spinto così lontana dall’Italia
e da Castellaneta?
Dopo la laurea
avrei voluto continuare i miei studi in Italia ma purtroppo non è stato
possibile; con tutta sincerità la mia direttrice di tesi mi consigliò di non
perdere tempo e di andar via….
Non avrei mai potuto vincere una delle borse di
studio come dottoranda perché non avevo nessuna raccomandazione.
Iniziarono le
mie ricerche e in Spagna, nella Facoltà di Medicina della città di Granada,
trovai quello che cercavo, un Master Dottorato in Antropologia Fisica e Forense
e decisi di partire.
Cosa ti lega ancora a Castellaneta?
Io amo il mio
paesello (cosí lo chiamo qui in Messico); ci sono i miei genitori, mio
fratello, il mio nipotino che ho visto solo tramite skype, i miei zii, cugini,
amici…..tutti i miei affetti sono lì.
Amo la mia casa, la vista del Convento
dalla finestra della mia stanza, il profumo di terra quando piove, le mie
cremine di caffè da Tommaso, le grida dei vicini….si vede che soffro di
nostalgia no?
Nella tua città si tengono le elezioni.
Cosa pensi dei politici locali?
Castellaneta e
Castellaneta Marina sono decadute negli ultimi 15 anni; strade distrutte,
villette inagibili, spiagge pubbliche sporche, ciclopista inutilizzabile per
non parlare poi dello scempio (che non ho ancora visto dal vivo) del lungomare.
Non conosco di persona i candidati ma ho letto i programmi, le liste e ho riso
tanto.
C'è chi promette lavoro e non ha mai lavorato, c’è chi è troppo giovane
e non ha esperienza non solo nell’ambito politico, io parlo di esperienza di
vita….
Vorrei che il mio paese fiorisse e affinché questo avvenga c'è bisogno
di un vero cambio, c’è bisogno di gente che ha vissuto, che ha lavorato, che ha
viaggiato, che sa cos’è l’impegno e che sappia rispettare il paese in cui è
nato e vissuto.
Spero che i Castellanetani non commettano un altro errore.
L’Unione Europea e la Regione Puglia hanno
finanziato borse di studio per finanziare i master in Puglia, in Italia ed
all’estero. Obiettivo finale non solo la specializzazione dei laureati ma anche
un loro ritorno in Puglia. Ne hai
mai sentito parlare? Ritieni siano stati soldi spesi bene?
Parli delle
borse di studio di Vendola, dei bollenti spiriti?
Ho richiesto quella borsa ma
avevo già vinto quella del Ministero Spagnolo. Realmente sono state una manna
dal cielo per chi ne aveva bisogno ma non tutti son tornati…anzi si sono
allontanati ancora di più.
A quanto pare “al cervello” non più in fuga veniva
offerto un lavoro di 400 o 500 euro al mese…con un master o un dottorato all’
estero? No comment
Come reagisci alle notizie provenienti
dall’Italia?
Voi non potete
neanche immaginare come parlano qui di noi, dagli Stati Uniti all’America
Latina; come a volte ti vergogni di vergognarti di essere italiano (scusate il
gioco di parole) ma è questo l’unico sentimento che puoi provare…
Dalle vicende
indecorose e patetiche della politica, se così si può chiamare, degli ultimi
anni all’indifferenza e noncuranza della maggior parte dei nostri connazionali
riguardo a quello che sta succedendo. E poi piangi e soffri guardando i
programmi di Santoro o Floris dove senti sulla tua pelle la disperazione della
gente che non ce la fa più e in quei momenti pensi che forse è meglio non tornare.
Perché il Messico? Solo un caso?
Nel 2009, prima
di discutere la tesi di dottorato, mi offrirono un lavoretto di 6 mesi
nell´UNAM (Universidad Nacional Autonoma de Mexico) in Cittá del Messico.
Dubbi, paure, come avrei potuto vivere in una cittá che conta 25 milioni di
abitanti?
Parlando di questa opportunità un amico mi diede l’indirizzo (non so
come si chiami) facebook di suo cugino di Palagiano che viveva vicino Città del
Messico.
A gennaio del 2010 ero lì.
Avevo già viaggiato tanto, vissuto in Spagna, Francia, Portogallo ma mai
in un mondo così diverso. Colori, rumori, confusione, questo è Messico.
A
febbraio conobbi Giuseppe di Palagiano e a giugno mentre preparavo le valigie
mi chiese di restare…tornai in Spagna e di lì a casa per organizzare il nostro
matrimonio.
Vivere lontano da casa ti cambia e tanto, ti rende più forte e
responsabile, più aperto e tollerante…taaanto tollerante…
Oggi ad esempio mi
tocca l’ufficio Immigrazione, è da gennaio che aspetto il mio permesso di
soggiorno e pensare di mettermi in fila per ore ed essere trattata come un
criminale mi fa impazzire.
E sì, anche io chiedo il permesso di soggiorno.
Quando leggo frasi rivolte contro gli extracomunitari in Italia penso di essere
fortunata, i Messicani alla fine non sono poi tanto male paragonati con noi
Italiani, sennò sarei nei guai….
Commenti
Posta un commento