DA DE PALMA APPELLO A MIROGLIO E VENDOLA. “VENITE A ROMA A DISCUTERE DEL FUTURO DEI 222 DIPENDENTI"

dall'articolo del Quotidiano del 17 Maggio 2012
di Nicola NATALE
La riunione dell'11 Maggio all'interno dello stabilimento
Mentre la politica locale discute sulla veridicità o meno del rendiconto finanziario 2011, approvato a maggioranza, la mobilità si avvicina per i 222 operai e tecnici della Miroglio.  
La procedura di licenziamento collettivo è stata avviata il 23 Aprile scorso ed i 75 giorni di preavviso scadranno una settimana dopo il 30 Giugno, data in cui scadono anche gli ulteriori 6 mesi di cassa integrazione straordinaria. 
Cassa integrazione concessa per oltre tre anni senza riorganizzazioni di sorta da parte dell’impresa e con tre tentativi di re-industrializzazione tutti falliti. Giovedì scorso i lavoratori si sono nuovamente incontrati nello stabilimento per  sollecitare la presenza dell’amministratore delegato del Gruppo, Giuseppe Miroglio e del governatore Nichi Vendola al tavolo romano presso il Ministero dello Sviluppo convocato per lunedì 21 Maggio. 
Nichi Vendola durante un comizio
tenuto a Ginosa l'8 Marzo 2010
Basta dicono “con delegati che non hanno potere decisionale”. 
Per i lavoratori, sempre più preoccupati, la loro vertenza è una vertenza del territorio. Così Nicola Calabrese della Uilta UIL: “la vertenza non riguarda solo i 222, ma un intero territorio che è al collasso economico, perché potrebbero venir meno anche altre aziende venute sul territorio a seguito della Miroglio”. 
Le istituzioni - secondo Calabrese - assieme alle organizzazioni sindacali si devono fare portavoce di questo estremo disagio.
Giuseppe Miroglio,
ad dell'omonimo gruppo

Un invito al tavolo romano è stato rivolto ieri per lettera anche dal Sindaco Vito De Palma al presidente Vendola proprio sottolineando il rischio “di innescare pericolose tensioni sociali che non possono essere sottovalutate”.
In quell’occasione infatti si discuterà dell’avanzamento del progetto di re-impiego di 50 di questi 222 all’interno dell’ex Filatura di Castellaneta ad opera del gruppo Barbero di Alba specializzato in prodotti da forno.
Ma cosa ne sarà dei restanti 172?
Sono pochi quelli che sono riusciti a ri-allocarsi pertanto De Palma chiede a Vendola un “suo responsabile ed ineludibile contributo” per tentare di trovare “soluzione certe per un piano credibile e fattibile di reindustrializzazione anche dello stabilimento Miroglio di Ginosa”. Di fatti considerato a suo tempo come la portaerei che non poteva mai affondare. Poi la globalizzazione e le scelte del nuovo consiglio d’amministrazione del Gruppo più orientate al marketing hanno avuto la meglio anche dello stabilimento ginosino nonostante le sue performance mondiali. A Ginosa  si incorsavano e  si tessevano con telai ad aria persino tessuti monobava con filati sintetici sottilissimi a ritmi da record. Una performance che quelli della vecchia guardia ritenevano impossibile. Per il sindaco De Palma, “pur conscio degli impegni” la presenza di Vendola “è una necessità inderogabile”.  Una lettera dai contenuti simili è stata inviata dal sindaco anche all’amministratore delegato del Gruppo, senza la cui presenza diverrebbe inutile quella di Vendola.

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