SUICIDIO A LATERZA, MUORE UNA DONNA DI 49 ANNI
versione integrale dall'articolo del Quotidiano dell'11 Aprile 2012
La Chiesa di San Lorenzo Martire a Laterza |
Una donna a
Laterza ha deciso nel Lunedì dell’Angelo di togliersi la vita. Si chiamava
Domenica Di Santo ed aveva 49 anni. Da molto lavorava in un panificio, un
mestiere molto comune a Laterza. Ha aspettato che marito e figli uscissero di
casa per compiere l’insano gesto, facendosi mancare il respiro. Impossibile rianimarla per il
personale del 118. Sono intervenuti anche i Carabinieri della locale stazione
che avrebbero appurato senza dubbi la natura volontaria del gesto. I funerali
si sono svolti ieri alle 15.30 nella Chiesa di San Lorenzo, gettando una luce
cupa su quello che è un tradizionale giorno di festa per i laertini. Il martedì
dopo la Pasquetta, molti credenti rendono omaggio alla Madonna delle Grazie,
approfittando per una scampagnata nei pressi della chiesetta all’uscita del
paese. Immediatamente la notizia è stata ripresa dai social network,
stigmatizzando in un caso la mancata sospensione di “Laterza in festa”. Ma per
un esponente dell’Amministrazione “il silenzio, in alcune occasioni, è
d’obbligo, nel silenzio si imparano tante cose, primo fra tutti il rispetto del
dolore altrui”. Insomma c’è chi intravede il rischio di una strumentalizzazione
politica (sia che si taccia, sia che si parli), ma anche chi esorta a non
lasciar cadere nell’indifferenza un gesto così tragico, così ultimativo per chi
lo compie, così denso di domande e risposte per chi rimane.
Sembra che anche in questo caso ci fossero motivazioni economiche all’origine dell’atto sommate come spesso accade ad altre questioni strettamente private. La donna era una persona sorridente e solare stando alle testimonianze
raccolte, ma chi non la conosceva bene non poteva intuire quanto grande fosse il suo disagio.
Molti hanno manifestato un profondo cordoglio per i familiari che ora devono affrontare un dolore ed una perdita
così gravi. Un’azione estrema per cui non reggono le tradizionali categorie di giudizio e le cui ragioni
variano profondamente da individuo a individuo.
4 suicidi a Ginosa e 1 a Laterza dal mese di Dicembre 2011, con profili personali, professionali e sociali assolutamente non sovrapponibili. Solo nel caso del commerciante ginosino V.D.T. le motivazioni hanno trovato un’indicazione diretta nelle difficoltà economiche, sia pure
anche qui accompagnata da un vissuto particolarmente problematico.
L’allarme
rimane quindi anche perché, almeno in un caso, un proposito di suicidio, forse una
richiesta d’aiuto, è stato raccontato addirittura da un bambino.
Un ulteriore motivo di preoccupazione, che getta domande inquietanti sul tipo di società che stiamo costruendo, anche se i suicidi non sono certo una prerogativa odierna né tantomeno di questa o quella società.
Questa ulteriore perdita tuttavia lancia un urlo muto, il più forte per chi vuole sentire.
Un ulteriore motivo di preoccupazione, che getta domande inquietanti sul tipo di società che stiamo costruendo, anche se i suicidi non sono certo una prerogativa odierna né tantomeno di questa o quella società.
Questa ulteriore perdita tuttavia lancia un urlo muto, il più forte per chi vuole sentire.
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