PATARINO: PRONTO A DIMENTICARMI DI ROMA, MA VI PRESENTO CRISTIANO RIZZI
di Nicola NATALE
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L'avv. Cristiano Rizzi, candidato sindaco per Futuro e Libertà a Castellaneta |
E’ l’avvocato
quarantenne Cristiano Rizzi, il candidato sindaco di Castellaneta per Futuro e Libertà.
A presentarlo
nella sala consiliare venerdì scorso sono l’on. Carmine Patarino, Bruno Schiavone, Dora
Bardinella e Simone Grisolia, quest’ultimo reggente del circolo durante la campagna elettorale.
Tutti pongono
l’accento sull’esigenza di fare qualcosa per Castellaneta.
Schiavone, che ha rinunciato alla candidatura per
un rinnovamento reale (ha già ricoperto in passato la carica di assessore al
bilancio) puntualizza perché non
c’è un Terzo Polo a Castellaneta.
Fondamentalmente perché l’UDC di Aldo Pentassuglia e l’API di
Francesco Durante hanno ceduto alle sirene di Gugliotti &C..
“Il Terzo Polo
a Castellaneta si è dissolto per volere dell’UDC e dell’API nonostante
l’accordo dell’11 Gennaio scorso, siamo i soli a proporre alla città quattro
idee chiare, realizzabili”.
E cioè la ristrutturazione della pubblica
illuminazione, la sistemazione di piazze e giardini, la sistemazione delle
strade rurali ed urbane, il recupero dell’Auditorium, del Campo Sportivo, del
Palazzetto dello Sporti e della Biblioteca Comunale.
Poi la volta del candidato
sindaco.
“In tribunale sono un leone ma qui è diverso”. “Punto su legalità e
trasparenza per ridare fiducia e mi impegno a pubblicare i miei redditi online,
guadagnati in dieci anni di onesto lavoro.”
“Va istituita l’anagrafe
patrimoniale degli amministratori che deve contenere anche le partecipazioni
societarie e uno sguardo al
sociale di concerto con associazioni e parrocchie”.
Non si è realizzato nulla
in questi dieci anni – conclude l’avv. Rizzi - ma sbaglia chi vuole demolire quello si è fatto, come ad
esempio la piazza Principe di Napoli solo perché non piace. Poi la volta
dell’on. Patarino, con tutore al braccio reduce da una brutta caduta
accidentale.
Anche lui come Schiavone ripercorre le tappe della mancata unità
del centrodestra, con un invito chiaro anche alla stampa: spiegatelo bene, per
favore.
Abbiamo avuto contatti con
Gugliotti per decidere la candidatura ma eravamo già in disaccordo da quando
eravamo nel PDL con quanto l’Amministrazione faceva.
Le nostre proposte
rimanevano regolarmente inascoltate: inevitabile prendere le distanze.
Potevamo
ritrovare un accordo senza la ricandidatura di D’Alessandro o di esponenti di
spicco della sua amministrazione, ma era proprio il programma scelto.
Così
l’onorevole vedendo che: “c’erano fuochi molto pericolosi nei partiti, che
eravamo fanalino di coda" si risolse "ad inviare una lettera che mi costò tanto,
anche a Loreto, mio avversario storico, un nemico politico addirittura”.
Ma quella lettera
non sortì nessun effetto, racconta.
Poi ancora "la proposta dall’amministrazione uscente,
veicolata da Annalisa D’Ettorre della sua candidatura a sindaco, poi la terna di nomi fatta da FLI,
incluso Rizzi, scivolata nel dimenticatoio, poi ancora la controproposta PDL Gugliotti Sindaco-Schiavone vicesindaco".
Ma noi vogliamo un rinnovamento vero
– dichiara Patarino – anche se per amore di Castellaneta sono ancora disposto ad
accettare la candidatura, per l’unità del centrodestra sono pronto a
dimenticarmi di Roma.
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