A DUE DONNE IL PREMIO SARNO ALLA BONTA'


di Nicola NATALE

Allarga il cuore il fatto che a Ginosa ci sia un Premio della Bontà. 
E’ un termine così agée, quasi desueto, tanto stride con la cattiveria imperante. Se n’era accorto il compianto notaio Carmine Sarno che ha devoluto buona parte del suo considerevole patrimonio in donazioni e nell’istituzione della Fondazione “Ing. Luigi Sarno” - dedicata al fratello deceduto in guerra -  che ogni anno, fedele al mandato ricevuto, organizza il premio. 
Una storia che sa di altri tempi. 
Mercoledì scorso (28 marzo) presso il Teatro Alcanices si è tenuta  la 12^ edizione del Premio della Bontà per l’Anno 2011. 
Queste le due vincitrici alle quali è stato consegnato un assegno di 300 euro: Sara Montesano di Ginosa, per la perseveranza e l’abnegazione espressa nella collaborazione verso la mensa dei poveri” e Rosaria Laterza di Ginosa per la sua testimonianza operosa verso le tante persone che vivono nel bisogno, per l’impegno presso la casa famiglia o il pranzo di Natale per tutte le persone in difficoltà”. 
Nel corso della serata-spettacolo sono stati consegnati, oltre ai Premi Bontà, due attestazioni di merito a Cosimo Lepore di Marina di Ginosa, “per l’estro creativo offerto gratuitamente” e all’associazione LocoMotiva “per la promozione dei concetti di cittadinanza attiva e solidale”. 
Su proposta del conduttore della serata, Gino Dell’Orco e naturalmente con l’approvazione della Fondazione e dei sindaci presenti Vito De Palma (Ginosa) e Gianfranco Lopane (Laterza) le prossime due edizioni si terranno a Laterza e Marina di Ginosa, nel cui ambito sono scelti i destinatari. 
Alla cerimonia è intervenuto anche il vescovo Mons. Pietro Maria Fragnelli. 
Tre cantanti hanno allietato la serata: Francesca Leccese (26 anni), Patrizia Guarnieri (40 anni) e Donatello Coppola (15 anni). 
Durante la serata si è ricordato, con l’ausilio di immagini e filmati, la figura del suo fondatore, il notaio dr. Carmine Sarno, scomparso il 5 gennaio 2011. 
Un ricordo, quello del notaio Sarno – ha commentato sul palco il presidente della Fondazione Pino Mele – che sarà sempre presente nel mio cuore fino agli ultimi attimi della mia esistenza”.
La Fondazione – ha poi concluso - proseguirà il suo percorso mantenendo fede a quanto desiderato dal suo fondatore: seminare tutte le condizioni per incentivare la bontà verso le persone bisognevoli e la permanenza delle suore dell’Ordine Oblate di Maria Vergine di Fatima, retto a Ginosa dalla Madre Superiora, suor Ida. 
Suggestiva la parte finale della serata affidata alla canzone “Caruso” eseguita dai tre artisti. Si è voluto ricordare insieme la scomparsa del grande cantautore Lucio Dalla e quella del dr. Carmine Sarno che alcuni chiamavano Lucio. E forse anche la scomparsa del fratello Luigi nel Mediterraneo sul transatlantico “Conte Rosso” nel mare nostrum che certo cambiò qualcosa nell’animo del notaio.

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