ARRETRATI DEL CONSORZIO DI BONIFICA STORNARA E TARA. INTERVIENE IL TAVOLO VERDE


dall'articolo apparso sul Quotidiano del 12 Febbraio 2012
di Nicola NATALE
Alcuni componenti del Tavolo Verde. Al centro con la sciarpa Paolo Rubino.
Il Tavolo Verde, l’associazione con sede a Palagianello che rappresenta una fetta del mondo agricolo tarantino, torna a farsi sentire. 
Per dare un assist al neo Commissario del Consorzio di Bonifica Stornara e Tara, Giuseppantonio Stanco insediatosi a Luglio del 2011 e dirgli che la strada imboccata è quella giusta. 
In pratica cioè non scaricare gli oltre 80 milioni di euro del Consorzio sulle spalle delle imprese agricole aggredite da una crisi di reddito senza precedenti. E aprire la via alla dichiarazione di dissesto. 
Quindi, stando a quanto dice Paolo Rubino, coordinatore del Tavolo Verde “per l’anno 2005 non è previsto alcun pagamento da parte degli agricoltori mentre saranno ritirate le cartelle relative alle annate irrigue 2006,2007,2008, 2009 in forza dell’azione legale intrapresa a suo tempo dall’avvocato Cosimo Antonicelli”. La riscossione però è stata solo sospesa fino al 31 Gennaio 2012 per quanto riguarda le annate tra il 2006 ed il 2009 mentre, per il conguaglio 2010, lo stesso commissario Stanco scrive che l’esigibilità dello stesso “richiede più approfondita riflessione ed investe una pluralità di livelli di responsabilità e decisioni”. 
Nel frattempo numerosi ricorsi sono partiti perché il prezzo dell’acqua si è triplicato per gli agricoltori, giungendo a circa 1200 euro per ettaro irrigato. 
Cifra che - assieme ad altre cause - ha fatto crollare a picco le domande di irrigazione nel 2011 ridottesi a 1450 ettari prenotati rispetto ai 6.000 ettari del 1998. 
A questo punto è utile ricordare che l’acqua fornito agli agricoltori lucani è molto più economica mentre grava un contributo di ristoro pari 0,08 euro a metro cubo per effetto di un accordo di programma del 28 Ottobre 2011 proprio con la Regione Basilicata. Per il Tavolo Verde il crollo degli ettari prenotati si può spiegare facilmente: “servizio inefficiente e costi troppo alti.”  
Ma intanto quale sarà il costo per il 2012? 
Il Tavolo Verde propone  innanzitutto di essere chiari per evitare nuovi contenziosi e andare verso un sistema a domanda che sia flessibile rispetto alle richieste delle imprese. 
Oggi il periodo di consegna acqua è fissato rigidamente da Aprile ad Ottobre mentre ci sarebbero richieste anche per altri periodi. Ma si potrebbe pensare a recuperare l’acqua del territorio che per inefficienza delle strutture viene invece buttata a mare in inverno, così come al recupero delle acque reflue. 
Ancora dicono dal Tavolo verde bisognerebbe ristabilire i rapporti con la Regione Basilicata atteso che ”il danno subito a Ginosa Marina è il risultato di lavori non fatti”. 
Anche Vincenzo Torraco del Tavolo Verde  si chiede come mai: “se il  consorzio è nato per bonificare, cosa che non fa, perchè il costo di tutto l’apparato deve ricadere sui fruitori di un servizio non reso”? 
Ma è l’assenza di decisioni che pesa su tutto secondo il Tavolo Verde “un’assenza che dura da dieci anni e che ha prodotto un debito notevole per cui i Bilanci dovrebbero essere inviati alla Prefettura per fare piena luce sulla questione”. 
E’ evidente però che tutta la questione poggia sul crollo del reddito delle aziende agricole, lasciate esposte al mercato globale, al contrario di tetti, limitazioni e numeri chiusi ancora disponibili per tante, troppe categorie produttive.

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