SPIRAGLI PER LA CURVET, STIPENDI A SINGHIOZZO
dall'articolo apparso sul Quotidiano del 21 Gennaio 2012
di Nicola Natale
La Curvet di Laterza |
Ci sono aziende
che vanno bene, altre benissimo, non tutto è crisi. La Curvet di Laterza, con i
suoi 42 dipendenti, purtroppo non è tra queste, pur avendone tutti i numeri.
Ieri (n.d.r. 20 Gennaio), incontro operativo a Bari con la task force della Regione Puglia
rappresentata da Lomastro e Caroli, con il delegato della casa madre,
Marchetti, il consulente dr. Tartaglia, le maggiori organizzazioni sindacali ed
il Sindaco di Laterza Gianfranco Lopane impegnato da giorni anche sui fronti
Miroglio e Natuzzi. L’impegno è di rivedersi tra un mese con la presentazione
di un nuovo piano industriale che coinvolga anche imprenditori locali, con il
beneplacito della casa madre di Colbordolo, in provincia di Pesaro.
Il Sindaco di Laterza Gianfranco Lopane |
Nel frattempo
si cerca di sciogliere i nodi relativi agli arretrati della CIGS che non
arrivano da settembre. Intanto una piccolissima parte degli operai continua a
lavorare a rotazione su alcune commesse ma senza ricevere lo stipendio dei mesi
di novembre e dicembre. Per questo, a fronte della richiesta di pagamento
immediato da parte dei sindacati, tra i presenti Giuseppe Massafra, l’azienda si è detta pronta a pagare un
acconto dello stipendio di novembre la prossima settimana e la restante parte
entro il 3 Febbraio ed a seguire lo stipendio di Dicembre. La bolletta Enel in
arretrato ha avuto la precedenza, pena il distacco e l’impossibilità di
lavorare. La Curvet è il secondo stabilimento in Europa per la lavorazione dei
vetri curvi, con larghezze che possono arrivare a 5 metri. Era nata nel 2006 con la benedizione di
SviluppoItalia, l’agenzia per l’attrazione di investimenti che ne detiene il
19% del capitale ma non ha retto al gigantismo della casa madre pesarese. Troppi
investimenti in giro per il mondo hanno portato a ritardare i pagamenti verso
fornitori e dipendenti, questa la versione almeno per le organizzazioni
sindacali. Paradossalmente la Curvet di Laterza non avrebbe problemi di ordini
poiché si situa in un settore innovativo e non ancora maturo, come quello dei
vetri curvi per cui sono necessari macchinari e tecnologie particolari.
Sindaco Lopane, cosa avete concluso?
La situazione è
ancora critica, ma abbiamo speranza. Negli scorsi mesi ho raccolto
manifestazioni di interesse da altri imprenditori perché la proprietà si era
detta disponibile a cedere l’azienda. Per questo ho inviato una lettera al
Ministero dello Sviluppo, Regione Puglia e Provincia di Taranto e la task force
regionale ha preso in carico anche questa crisi. Il cambio di interlocutori, estromesso
Mancini, il precedente amministratore delegato, ha permesso l’avvio di questa
nuova fase.
Vale a dire?
La casa madre
gestirebbe la Curvet di Laterza come una sua filiale diretta, senza autonomia.
Si aprono quindi due strade…
Certo, con il
nuovo piano industriale la Curvet madre potrebbe riuscire ad andare ancora
avanti con i suoi capitali o decidere di coinvolgere altri imprenditori
pugliesi. E’ un’azienda che ha un mercato interessante, ce la può fare a
rialzarsi ed è un vero peccato che anche lei sia stata interessata dalla crisi.
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