NATUZZI, FIDUCIA DAI SINDACATI NONOSTANTE LA CASSA. INTERVISTA ANTONELLO ZICARI/CGIL


dall'articolo apparso sul Quotidiano del 20 Gennaio 2012
di Nicola Natale
Purtroppo quella di Miroglio non è la sola crisi del territorio. Altro colosso in sofferenza è la Natuzzi, la spettacolare impresa che dalle colline di Santeramo in Colle, in provincia di Bari è riuscita a far parlare si sé in tutto il mondo ed a metterlo a sedere. I suoi divani sono quotati a Wall Street dal 1993. Tra i grandi stabilimenti industriali della provincia jonica ci sono anche gli stabilimenti Natuzzi in C.da Bandiera a Ginosa e in c.da Madonna delle Grazie a Laterza che complessivamente occuperebbero circa 1.000 dipendenti. Sulla situazione ci ragguaglia Antonello Zicari, dipendente dello stabilimento laertino e rappresentante sindacale della Fillea CGIL.
Antonello Zicari, Fillea CGIL
Anche voi in crisi?
Purtroppo 700-800 persone sono coinvolte ad ore zero e la restante parte lavora in maniera ridotta. Parliamo di circa 1.600 collaboratori. In tutto 2.400 persone collaborano con Natuzzi in Italia. La riduzione interessa tutti gli stabilimenti. Tra Ginosa e Laterza sono circa oltre 300 le persone in cassa integrazione a ore zero.
Ma da quanto tempo siete in Cassa integrazione straordinaria?
Da Ottobre 2011 e fino all’Ottobre 2013. Ma abbiamo iniziato in maniera marginale dal 2003. Va dato atto all’azienda di aver tenuto duro, nonostante lo sfavorevole rapporto dollaro/euro. Da Novembre 2011 si lavora su turni di 6 ore, oltre alla rotazione, che riduce i giorni di presenza nello stabilimento a circa la metà di quanto previsto contrattualmente.
Com’è la situazione a Laterza e Ginosa?
A Laterza siamo completamente automatizzati. Siamo tre settimane al lavoro e una fuori, ma facciamo 6 ore. Ginosa è maggiormente interessata dalla cassa integrazione.
Perché?
A Laterza si fa taglio centralizzato, c’è il magazzino pelle e i complementi d’arredo. A Ginosa ci sono il cucito e l’assemblaggio presenti anche in altri stabilimenti come a Jesce 1 e 2, tra Matera e Santeramo. Poi c’è un ulteriore stabilimento che fa i meccanismi elettrici per i divani.
Lo stabilimento di Laterza durante una manifestazione
Come vedete il futuro?
Sono andate via circa 150 persone in questi anni, ma ora solo 60 persone sono uscite con circa 13.000 euro di incentivo a fronte di una procedura aperta per 224 unità.  Siamo molto solidali con la lotta al lavoro nero che l’azienda ha intrapreso. Ci sono situazioni di forte illegalità che non possono essere tollerate. Sembra ci siano aziende del territorio che formalmente in cassa fanno rientrare al lavoro gli operai. Se davvero questo corrispondesse a verità sarebbe intollerabile.
Cosa vi aspettate da Natuzzi?
Continuiamo ad avere fiducia in lui. Non c’è molta industria in giro.
Ritenete sia un problema di management o solo un problema di mercati esterni?
Fino a due anni fa magari sì, non a caso molti si sono avvicendati in maniera repentina. Ora credo che gli interlocutori siano seri e preparati ed in grado di affrontare un mercato sempre più difficile.

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