SONO "CAVOLI AMARI" A GINOSA. L’OPERA PRIMA DI GRAZIANO MORO. DA STASERA AL TEATRO METROPOLITAN
di Nicola NATALE
A 34 anni autore
di due corti ed ora di un film. Studi a Ginosa e specializzazione a Roma presso
l’Accademia del Cinema.
Per poi impiantare a 28 anni un proprio studio fotografico.
Non manca l’ambizione a Graziano Moro che il 2 Dicembre presenta in prima assoluta al Teatro Metropolitan di Ginosa il suo primo film “Sono Cavoli amari”. In alta definizione. Una vera scommessa quei tre giorni di programmazione (repliche il 3 e 4 Dicembre) poiché il Metropolitan è un teatro da 750 posti con doppio ordine di palchi. L’opera prima - interamente autofinanziata - di Moro é una commedia all’italiana ambientata a Ginosa con intrusioni leggere nei problemi odierni scritta e diretta da Moro in collaborazione con Ezio Piccolo. Studio100 e Telenorba sono interessate alla programmazione anche se non è stato raggiunto alcun accordo.
Come è nata l’idea di fare un film?
Al cento Graziano Moro, il regista e a dx Cosimo Vavallo, uno degli attori. |
Per poi impiantare a 28 anni un proprio studio fotografico.
Non manca l’ambizione a Graziano Moro che il 2 Dicembre presenta in prima assoluta al Teatro Metropolitan di Ginosa il suo primo film “Sono Cavoli amari”. In alta definizione. Una vera scommessa quei tre giorni di programmazione (repliche il 3 e 4 Dicembre) poiché il Metropolitan è un teatro da 750 posti con doppio ordine di palchi. L’opera prima - interamente autofinanziata - di Moro é una commedia all’italiana ambientata a Ginosa con intrusioni leggere nei problemi odierni scritta e diretta da Moro in collaborazione con Ezio Piccolo. Studio100 e Telenorba sono interessate alla programmazione anche se non è stato raggiunto alcun accordo.
da sx Michele Natale, Pino Sannelli, Piero Parchitelli, Domenico Di Donato |
Non sono nuovo a
queste esperienze. Il 7° posto de “Il Trafficante” al concorso regionale di
Oria (Brindisi) dove c’erano 900 produzioni mi ha incoraggiato. Ma prima di quello avevo realizzato il
“9”. Poi scrissi una piccola sceneggiatura per un corto da finanziare
attraverso il bando regionale Bollenti Spiriti ma senza riscontri positivi. Non
ci siamo dati per vinti e continuando a scrivere abbiamo capito che ormai
avevamo un film nelle mani. Ci siamo detti: facciamoci questa avventura.
Quanto costa realizzare un film?
Tanto,
soprattutto per le attrezzature, visto che gli attori sono volontari e che le
musiche sono inedite, scovate nel panorama musicale locale da Sandro Ribecco.
E’ una scommessa anche finanziaria oltre che professionale.
Fortunatamente ha risparmiato sugli
attori….
Gli attori sono
quasi tutti del posto tranne la cassanese Elisabeth Burdo. Non posso non citarli perché li ho
sfiancati durante le riprese. Non è facile fare un film senza mezzi, quindi
grazie a Domenico Di Donato, Giuseppe Di Tinco, Michele Natale, Rino Mastrodomenico,
Dino Paradiso, Piero Parchitelli, Pino Sannelli e Cosimo Vavallo. Tutte guest
star come si vede…. tranne Parchitelli che ha fatto da comparsa ad un film di
Woody Allen e ad altre produzioni ed è il protagonista. Grazie naturalmente a
tutti quelli che a vario livello hanno partecipato, sono 54 attori ed a Vito Calabrese per la fotografia.
Ginosa non è
abituata alle troupe. Spesso è
stato impossibile bloccare traffico, via vai e rumori pur con tutte le
autorizzazioni. Ciò implicava rifare le scene molte volte e con difficoltà
crescenti visto che non avevamo gruppi elettrogeni per la luce, che serve anche
di giorno.
Perché questo film?
E’ una mia
passione ed anche una bottiglia lanciata nel mare. Chissà. Sono stato di
recente in visita alla New York
Film Academy forse lo spirito di
quella città mi ha ispirato. Del resto anche il III° posto ad un concorso
nazionale in Norvegia con una mia foto mi spinge ad osare. Anche partendo da
Ginosa ed essendo come si dice “glocal”, globali e locali insieme.
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