ALLUVIONATI, ANCORA SULLA 106. TERRE JONICHE INCASSA LA PROMESSA DELL'ORDINANZA MA NON MOLLA


dall'articolo apparso sul Quotidiano del 18 Dicembre 2011
di Nicola Natale

La manifestazione di sabato 17 Dicembre 2011 del Comitato Terre Joniche
Alluvione, la manifestazione indetta dal Comitato si è tenuta puntualmente concludendosi all’incrocio della Statale 106 con la provinciale per Ginosa. Folta la rappresentanza politica, tra cui  l’on. Ludovico Vico, all’assessore provinciale Teresa Galeota, il sindaco Vito De Palma. 
Vico ha tenuto a precisare che l’ordinanza è il primo di molti altri passi che devono essere fatti per ottenere una vera messa in sicurezza del territorio. E che “gli unici interlocutori ad avere in mano questo potere sono il Governo e la Regione”. L’onorevole ha poi aggiunto che è “inutile dire che si prenderanno i fondi dall’8 per mille o  dall’agricoltura poiché non ci sono”. 
I fondi della Protezione civile nazionale non sono nemmeno disponibili poiché sarebbero stati spesi per “altre cose, tipo le Olimpiadi invernali”. 
Questa sarebbe anche la ragione che ha tenuto in stand by per 9 lunghissimi mesi la “vertenza alluvione pugliese”.
L'onorevole Ludovico Vico con alcuni dipendenti della Miroglio
Gianni Fabbris, portavoce del Comitato Terre Joniche congedando i manifestanti ha proprio rimarcato che le Istituzioni in questo momento sono  “controparte” rispetto alle rivendicazioni del comitato di alluvionati che difatti ha impedito che gli 80 milioni di euro di danni subiti da Marina di Ginosa fossero dimenticati per sempre. 
Alla manifestazione non sono mancati nemmeno i lavoratori della Miroglio ormai in mobilità, per far sentire la loro vicinanza ma anche per dare visibilità al tema di un territorio privato del proprio futuro occupazionale. 
Per De Palma inoltre "è il momento di concordare con la Regione anche un tavolo che si occupi di reperire in maniera congiunta le risorse, anche attraverso sull’utilizzo della leva fiscale". 
Una soluzione obbligata se non arriveranno dal Governo risorse, di fatto escluse dal regime entrato in vigore con il mille proroghe che sposta in capo alle Regioni l’onere di riparare i danni delle calamità. Norma per cui Liguria e Toscana dovrebbero restituire allo Stato i finanziamenti mesi a disposizione nella immediatezza delle alluvioni altrettanto disastrose che le hanno colpite. 

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