TOLTO IL BLOCCO DELLA STATALE 106 MA NON L’AGITAZIONE
dall'articolo apparso sul Quotidiano sabato 5 Novembre 2011
Il Comitato dal canto suo, consapevole che il rischio fisico, l’incolumità non è per niente assicurata sposta l’assemblea alle
Tavole Palatine, ormai punto simbolico della protesta che accomuna Puglia e
Basilicata in un unico destino.
di Nicola NATALE
La costa marinese alla foce del Bradano come si presentava il 18 Giugno 2011 |
Una prima
risposta è giunta ed allora via il blocco della Statale 106.
E' il milione
e mezzo di euro della Regione Puglia affidato al Dipartimento di Protezione
Civile in attesa di essere accompagnato da un’ordinanza della Presidenza del
Consiglio dei Ministri che stanzi altri fondi e nomini i Commissari
Straordinari. Solo questi potranno dare il via ai lavori urgenti e a ripagare
le Amministrazioni Comunali che si sono svenate nelle immediatezze della
alluvione.
Le quali però continuano a lanciare allarmi.
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Vincenzo Di Canio |
Secondo il consigliere delegato
ai Lavori Pubblici Vincenzo Di Canio “in molti punti, sugli argini del Galaso,
subito dopo l’evento calamitoso, in emergenza, si sono operati interventi
tampone, che, certamente, non potrebbero reggere, se dovesse arrivare un’ondata
di piena, determinata dal persistere di piogge torrenziali”.
Quando il Bradano
è esondato, non solo ha allagato la pianura a valle, ma ha anche occupato il
suo vecchio alveo, che, un tempo, arrivava fino al Lago Salinella e si è
incanalato anche nel Galaso; e ciò, fortunatamente, ha evitato che metri e
metri cubi di acqua si riversassero direttamente sull’abitato di Marina di
Ginosa.
Per questo, sono stati spesi 40mila euro, creando delle gabbiature che
impediscono, di fatto, che la foce del Galaso sia ostruita dalle mareggiate,
visto che le vecchie opere esistenti a mare sono andate completamente
distrutte.
“Ma occorrono opere più consistenti per mettere in sicurezza, realmente,
il territorio – continua Di Canio - anche perché, molti canali del Galaso
costeggiano le abitazioni”.
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Al centro Patrizia Bitetti con due manifestanti
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Lì un coordinamento prova a mettere chiarezza
nella giornata convulsa di ieri. Lunedì 7 nuova conferenza stampa.
Patrizia Bitetti, del direttivo del Comitato,
dice: “non ci arrendiamo anche perché ancora non è stato firmato nulla,
Berlusconi non c’è, Tremonti nemmeno, sono al G20”.
C’è solo l’impegno di Gianni Letta, il
sottosegretario alla Presidenza del Consiglio a far in modo che vengono firmate
le ordinanze di nomina dei commissari per Puglia e Basilicata ma comunicato in
modo verbale dalle Prefetture.
Un po’ poco per far dormire sonni tranquilli
agli alluvionati che aspettano da 8 mesi una risposta istituzionale in moneta
sonante alle grandi manifestazioni di impegno e solidarietà seguite all'alluvione.
Resta infatti il disagio di un territorio lasciato con gli argini del Bradano
ricostruiti alla meglio e con una Statale 106 non predisposta a lasciare
defluire sotto di essa masse alluvionali di una certa portata.
Insomma c’è
molto da fare per ridisegnare un bacino idrografico che consenta al fiume di
aumentare senza danni la sua portata. La nomina del Commissario e l’ordinanza sono un passo avanti dice Patrizia
Bitetti per questo togliamo il blocco ma in ogni caso continueremmo a vigilare
perché si giunga effettivamente a risarcire alle persone. Noi non ci
arrendiamo.
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