LA CANTINA SPAGNOLA IN VENDITA A 300.000€! Mentre un convegno internazionale ne celebra l’unicità


dall'articolo apparso sul Quotidiano del 9 Novembre 2011 
di Nicola NATALE

La Cantina Spagnola durante dei rilievi fotogrammetrici
L’8 Settembre scorso il Sindaco di Laterza Gianfranco Lopane aveva lanciato un appello attraverso il Quotidiano: salviamo la Cantina Spagnola. 
Da allora però a quanto pare nulla è avvenuto nonostante gli affreschi versino in serio pericolo per alcune formazioni sembra di natura fungina. 
Nel frattempo i proprietari, i fratelli Pietracito, residenti fra Emilia Romagna, Firenze e Barberino del Mugello hanno posto in vendita l’intero complesso comprendente rustici su vari livelli, una cantina, il terreno circostante e la stessa cripta per 300.000€ con un annuncio sul sito Adoos.it. 
Quasi un anno fa, dando l’assenso al Comune per tutti gli interventi,  i proprietari avevano esplicitamente avvisato che avrebbero cercato acquirenti che fossero in grado di realizzare esperienze simili a quelle dei presidi Slowfood o degli alberghi diffusi Sextantio con al centro, intangibile, la misteriosa Cantina Spagnola. 
Per risvegliare l’attenzione e magari captare i fondi necessari al restauro conservativo l’Amministrazione laertina in collaborazione con l’Università di Bari, il Centro di Ricerche di Storia Religiosa in Puglia, il Gal Luoghi del Mito, la Camera di Commercio di Taranto, l’Ambasciata di Spagna in Italia e presso la Santa Sede nonché la Fondazione Banco di Napoli  hanno organizzato un convegno internazionale che si terrà l’11 ed il 12 Novembre a Laterza presso l’Auditorium Michele Giannico già Chiesa del Purgatorio. 
I danni agli affreschi della Cantina Spagnola
Introdurrà la prof. Raffaella Bongermino da sempre studiosa attentissima della Laterza del passato. 
Numerosissimi gli studiosi, ben 34, che relazioneranno sulla “Cantina Spagnola di Laterza, i Perez Navarrete Feudatari ed il Viceregno Spagnolo” dalle 15:30 di venerdì fino alle 20 e per tutta la giornata di sabato. 
Secondo una scheda del Ministero per i Beni Culturali l’ambiente era stato in origine una chiesa scavata nel tufo con relativa sacrestia per poi cambiare destinazione d’uso nel XVII°. 
Quale fosse però questa destinazione d’uso rimane un mistero. Anche perché i cicli pittorici e i rilievi con soggetti profani danno spazio alle ipotesi più fantasiose.  
Vi si vedono (forse ancora per poco) il "cavallo sellato" in altorilievo con la scritta "cavallo di rispetto" e la "scelta d'amore" così chiamato perché rappresenta una donna in abiti lussuosi del periodo, corteggiata da due cavalieri nonché come soggetti religiosi la Natività e la cacciata di Eva dal Paradiso Terrestre. 
La combinazione degli elementi sacri e profani sicuramente unica nel panorama pugliese ha portato sempre grande interesse per il sito ma non grandi opportunità di restauro e promozione. 
Ora le formazioni fungine potrebbero dare il colpo definitivo agli affreschi. 
Paradossalmente la paglia di cui era piena fino a pochi decenni fa la Cantina Spagnola ed il terriccio che ne ricopriva il solaio hanno invece protetto bene i colori brillanti e vividi di questo affascinante enigma storico.

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