RICHIESTE ICI ESOSE ED INGIUSTE DAL COMUNE, PROTESTANO I MARINESI


Dall'articolo apparso sul Quotidiano del 14 Ottobre 2011
Riproduzione Riservata


Versione arricchita ed aggiornata con riferimenti giurisprudenziali

di Nicola NATALE

Il Comitato Marinese durante la sottoscrizione
Continua la guerra dell’ICI a Marina di Ginosa. 
Perché il Comune pretende (giustamente) che i suoli divenuti edificabili ai sensi del Piano Regolatore Generale paghino l’ICI. Peccato che quei suoli a Marina di Ginosa, ma anche nel Comune madre, non siano nemmeno oggi edificabili.  
La riperimetrazione dei comparti edilizi imposta dalla Regione impediva negli anni scorsi al Comune l’approvazione di qualsiasi piano particolareggiato. 
I comparti edificatori a Marina di Ginosa sono stati approvati nel solo 2007. Da allora nessun piano particolareggiato è stato approvato, rendendo quindi di fatto inedificabili i terreni.
Ma non solo, la valutazione di mercato posta a base per il calcolo dell’ICI è lontana dalle cifre reali di mercato. 
Dice un tecnico: “la cifra adottata di circa 22€ al metro quadro è la stessa per zone molto diverse del territorio di Marina di Ginosa, che hanno invece valori diversissimi per la loro vicinanza al mare o al centro”.  
Risultato: molti proprietari, a prescindere dalla loro residenza, si sono visti recapitare inviti a pagare che con more e sanzioni partono da poche centinaia di € per arrivare in qualche caso anche a 20.000€
Le difficoltà finanziarie del Comune, con i trasferimenti sempre minori da parte dello Stato, hanno trovato per la maggior parte dei casi famiglie con redditi minimi o già indebitate. Ed in alcuni casi il debito pende anche su cittadini colpiti dall’alluvione. 
E’ quindi scattata la protesta poi organizzatasi in un Comitato che prova a dialogare con il Comune pur non escludendo il ricorso alle vie legali. 
Ricorso legale che in un caso particolare, proprio a Marina di Ginosa, si è rivelato vittorioso. Ma ora gli orientamenti sono  ora  mutati.
La Corte di Cassazione sezione tributaria con la sentenza del 16-11-2004 n. 21644 Pres. Riggio - Rel. Marigliano, inizialmente si era espressa a favore della non assogettabilità all'I.C.I. dei terreni edificabili privi dei piani attuativi. 
Poi  tutto è cambiato: la Cassazione e perfino la Corte Costituzionale hanno mutato indirizzo con sentenze contrarie. 
La Corte costituzionale, in particolare, con l'ordinanza n°41 del 25 febbraio 2008  avrebbe messo una pietra tombale sulle richieste dei cittadini, altre sentenze della Corte di Cassazione si sono poi adeguate. In particolare la sentenza 24 ottobre 2008, n. 25676. 
Ma il Comitato non si arrende ed ha iniziato una sottoscrizione giovedì scorso, 12 Ottobre.
Una sessantina di persone ha firmato e contribuito alle prime spese di funzionamento per bloccare  quelle richieste  che, dal loro punto di vista, sono un’ingiusta gabella o meglio un illecito arricchimento.  
Gli aderenti al Comitato Cittadino Marinese, tra i referenti Alessandro Posa, chiedono un nuovo incontro al Sindaco Vito De Palma dopo l’incontro interlocutorio tenutosi nel Luglio scorso. Nel frattempo sostengono "il Comune dia almeno l’incarico ai tecnici per partire con i piani particolareggiati."
In questo  modo sarebbe sanato il controsenso giuridico di pagare l’ICI su un terreno di fatto ancora agricolo. 
Certo, resta il problema delle ingiunzioni della Soget già arrivate in questi giorni nelle case dei cittadini.

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