MIROGLINI: ROVINEREMO AD ALBA LA FESTA DEL TARTUFO, BASTA GIOCARE CON LE NOSTRE VITE!
dall'articolo apparso sul Quotidiano di Giovedì 13 Ottobre 2001 riproduzione riservata
di Nicola NATALE
di Nicola NATALE
L'articolo sul Quotidiano del 13 Ottobre 2011 |
Le notizie sulle
difficoltà finanziarie del Gruppo Marcolana hanno messo i brividi agli ex
lavoratori della Miroglio. Ieri hanno rilasciato un comunicato in cui si dicono
pronti a protestare ancora. Due giorni fa sono andati a informare il Sindaco De
Palma di Ginosa e D’Alessandro di Castellaneta sulla loro linea d’azione
chiedendogli di condividerla anche in sede ministeriale. A giorni saranno in Provincia. I Miroglini
chiedono che l’accordo - prima di essere sottoscritto al Ministero dello
Sviluppo Economico nella riunione
fissata il 27 Ottobre alle ore 11:00 - debba essere portato all’attenzione di
tutti i lavoratori nello stabilimento di Ginosa. Niente accordi al buio e per
ottenere la trasparenza voluta rimarranno in assemblea permanente. Una volta che l’accordo sarà reso noto,
lo sottoporranno a referendum. Le rivendicazioni dei 225 lavoratori non si
fermano qui. Chiedono che il Gruppo Miroglio di Alba faccia pressione su
Marcolana perché garantisca l’idoneità dei macchinari che saranno trasferiti
dalla Bulgaria. Ma soprattutto che non si fermi il meccanismo della cassa
integrazione in deroga che consente di ottenere con i cosidetti ammortizzatori
sociali un minimo di reddito per sostenere le loro famiglie. I macchinari dicono
“devono essere necessariamente ubicati negli Opifici di Ginosa e Castellaneta,
prima che avvenga il passaggio dei lavoratori da Miroglio ai Gruppi
subentranti.” E avvertono: “se, qualcuno, in queste ore, Ministero, Organizzazioni
Sindacali o Miroglio stesso, pensa di non rispettare le richieste dei
lavoratori, protesteremo energicamente, denunciando immediatamente a tutti
media e alla Procura della Repubblica comportamenti che ledono la dignità e i
diritti dei lavoratori”.
Un gruppo di rappresentanti dei cassintegrati dal Sindaco De Palma |
I cassintegrati dopo
due anni e mezzo attendono finalmente
una risoluzione positiva dopo una crudele alternanza di salvataggi e fughe da
parte degli imprenditori, (Intini, Be4 Energy) con i politici sempre pronti ad
attribuirsi meriti inesistenti. Non escludono nemmeno di tornare a manifestare
ad Alba, in provincia di Cuneo Piemonte dove ha sede la holding del Gruppo
Tessile Miroglio, proprietaria di decine di marchi di abbigliamento, con negozi
monomarca in tutte le principali vie dello shopping italiano. Di particolare interesse l’incontro con
i rappresentati della Provincia di Taranto da cui intendono essere messi al
corrente sul ciclo autorizzativo della
tintoria che dovrebbe sorgere in C.da Girifalco, a 11 chilometri da
Ginosa dove sono ubicati gli stabilimenti ancora appartenenti al gruppo
piemontese. Il progetto Marcolana è valido - insistono - solo se la filiera è
completa.
La Prefettura concludono è stata già informata del nostro stato di
agitazione. Un capitolo infinito quella della Miroglio, cui si mischiano le
mille altre crisi di un territorio ancora senza nessuna strategia pubblica di uscita dalla crisi.
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