TARTARUGA MORTA A PINO DI LENNE
dall'articolo apparso sul Quotidiano di Sabato 24 Settembre 2011
di Nicola NATALE
La tartaruga ritrovata a Pino di Lenne, Chiatona, Palagiano (Taranto) -Foto Corrado CENCI |
Continua i
rinvenimenti di grosse tartarughe morte.
Qualche giorno fa, il 18 Settembre, un
esemplare notevole, pesava circa 20 kg., è stato rinvenuto a Pino di Lenne,
località Chiatona, Palagiano da Corrado Cenci e dall’ing. Patrizia Lassandro
che hanno prontamente allertato la Capitaneria di Porto.
L’animale galleggiava
ad una ventina di metri dalla battigia ed è stato trascinato a riva per
aspettare i soccorsi, dato che c’era un residuo di vitalità. La risposta è stata veloce ed in soli
45 minuti sono arrivati 2 medici veterinari per gli accertamenti. Ma non c’è
stato nulla da fare la carcassa; dopo essere stata esaminata e classificata, è
stata avviata alla “cremazione” pare effettuata presso apposito sito in Andria.
Per questo i veterinari hanno interessato
la Polizia Municipale di Palagiano. Sembra che negli ultimi tempi non sia stato
il solo esemplare ritrovato morto. Un'altra signora a Marina di Ginosa presso
il Villaggio Torre Serena avrebbe trovato un'altra tartaruga priva di vita.
Di
sicuro già il 19 agosto scorso
una prima “carcassa di tartaruga è stata trovata sulla spiaggia della Riserva
Naturale Biogenetica di “Stornara”. La tartaruga marina, della specie “Caretta
Caretta” fu trovata dal personale
del Corpo Forestale dello Stato, in località Patemisco in agro di
Massafra".
Sembra che le causa più probabile di queste morti sia il
soffocamento per ingestione di buste di plastica scambiate per meduse.
Già
Legambiente il 28 luglio, in una conferenza stampa tenuta a Bari, evidenziò che
uno dei punti di maggiore criticità evidenziati nello Jonio è proprio “la foce
del fiume Patemisco, risultata fortemente inquinata". Frase poi smentita
dal direttore dell’ARPA Puglia Giorgio Assennato. Ne seguì una puntuale
polemica ma il ritrovamento ultimo a Pino di Lenne sembra evidenziare che forse
qualcosa non va in quel tratto di mare. O che anche per le tartarughe arriva il
momento di salutarci.
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