IL COMITATO: LA GENTE VUOLE RISPOSTE SUBITO E il Pd prepara una interrogazione urgente
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MARINA DI GINOSA L'alluvione del 1 e 2 Marzo 2011 vista dall'alto |
dall'articolo apparso sul Nuovo Quotidiano di Puglia dell'8 Marzo 2011
Oggi gli ulteriori aggiornamenti
di Nicola Natale
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Ernesto Carrera, uno dei cittadini colpiti |
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L'assemblea del Comitato Alluvione 1° Marzo di Marina di Ginosa |
MARINA DI GINOSA – Momenti di tensione, lo spavento, l’ira trattenuta in questi giorni rischiano di esplodere nella sala conferenze della locale Banca di Credito Cooperativo. “Non ci ha salvati nessuno a noi, alle sei di mattina ancora eravamo con l’acqua alla gola. Una persona raccontano è dovuta salire prima sul tavolo, poi sulla sedia sul tavolo e solo allora sono arrivati i soccorsi”. Io - racconta Ernesto Carrera - un imprenditore edile ho perso i mezzi, gli attrezzi, mia figlia al piano terra ha perso tutti i suoi averi i suoi ricordi, persino le foto del matrimonio. E’ come se fosse nata ieri. I danni sono nell’ordine delle decine di migliaia di euro ma noi abbiamo ora bisogno almeno di quanto ci serve per tirare avanti”. Il comitato spontaneo nelle persone di Nicola Pupino e Enzo Candela introduce quella che deve essere una prima riunione per “portare avanti la battaglia, come in Veneto”. Ma gli animi si scaldano subito, le signore in particolare gridano, inveiscono vogliono le Autorità locali e queste non si esimono. Salgono sul tavolo e cominciano a spiegare che hanno fatto il possibile e che non era certo prevedibile una circostanza così eccezionale. “Il Bradano è tornato nel suo antico alveo, si è quasi creato un altro fiume che scende a mare” racconta l’assessore Vincenzo Di Canio che da giorni con le scarpe infangate gira per la cittadina e le campagne stravolte dalle acque. Non manca Don Renzo Di Fonzo che raccomanda la solidarietà al numero di conto corrente istituito presso la B.C.C di Marina di Ginosa (IT36S0868878880000000400488). “Chi non subisce questi danni non può comprendere lo stato d’animo di queste persone. Questo conto sarà controllato dalla Parrocchia di S. Maria Assunta, potete stare tranquilli, domani verserò i primi contributi. C’è gente che ha perso tutto; non immaginavo così tanta solidarietà ma c’è ne vuole ancora di più, la gente ha ora più di prima un disperato bisogno. Al tavolo arrivano poi l’assessore provinciale alla cooperazione sociale Teresa Galeota che spiega che il dramma di quelle persone è il dramma di tutta una cittadinanza e il consigliere regionale nonché assessore alle Attività Produttive Giampaolo Scalera che raccomanda di chiedere una riunione urgente del CIPE, ovvero il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica cui partecipano i Ministri più influenti del Governo lo stanziamento dei fondi relativi alla Legge riguardanti la calamità naturale. E’ lì che vertono anche le richieste del Comitato che sostanzialmente si traducono nel pronto uso dei fondi della Protezione Civile, nell’intervento diretto e senza spese del Comune per quantificare i danni alle persone ed alle aziende colpite più gravemente che non possono sostenere le spese di una perizia giurata ma soprattutto di accorpare i referendum nazionali alle votazioni per risparmiare da subito una somma da destinare all’alluvione di Marina di Ginosa. Il Pd intanto con i Consiglieri Comunali Galeota, Bitetti, Leone, Pizzulli, Rosato e Sannelli chiede con una interrogazione urgente se è stato predisposto e attuato nel Comune di Ginosa il Piano Comunale di Emergenza di Protezione Civile e quali iniziative sono state compiute dal Sindaco e dal Consigliere Comunale con delega alla Protezione Civile dal 2 Marzo in poi per allertare la popolazione e fronteggiare l’emergenza.■
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