Il Governo, la Miroglio, Fitto e Vendola. La Puglia se c'è tempo.

di Nicola Natale
Il Ministero dello Sviluppo Economico, quello dove vanno a protestare i lavoratori della Miroglio SPA (e tantissimi altri) è stato spolpato.
La protesta degli operai ad Alba (CN) Piemonte
presso la sede legale del Gruppo
I futuri investitori, se seri e ben informati, dovrebbero saperlo.
Ma a quanto pare i tedeschi che stanno dietro a questo mega-investimento nel fotovoltaico non vogliono soldi, che avrebbero già,  ma autorizzazioni e garanzie.
Occupando però solo una cinquantina di addetti nella fase di avvio dell'iniziativa, secondo qualche voce dal sen fuggita. Difficile che la Regione autorizzi un parco fotovoltaico di dimensioni monstre con prospettive occupazionali così modeste e soprattutto con un uso del territorio contrario all'ultima vulgata dell'ARPA in materia di impianti fotovoltaici e impatto ambientale.
In un convengo tenutosi a Valenzano il 1° Luglio scorso Massimo Blonda è stato molto chiaro circa l'incidenza negativa del mix tendoni-impianti fotovoltaici in ordine alla desertificazione dei territori. E spingendosi molto a favore del recupero di coltivazioni storiche come le mandorle. Con cosa dovrebbero fare reddito gli agricoltori ancora non si è capito, ma giustamente le considerazioni dell'ARPA non sono o non dovrebbero essere di tipo socio-economico. L'ambiente è importante tanto quanto il reddito, ma purtroppo non lo sostituisce.
E' una cosa di cui un certo tipo di ambientalismo tende facilmente a dimenticarsi, facendo così un pessimo servizio all'ecologia ed al concetto stesso di sostenibilità.
Ma andiamo al sodo: da questo Governo non c'è niente per il Sud.
La presenza della Lega al suo interno - che tiene per il collo l'intera maggioranza - è di ostacolo netto a qualsiasi ipotesi di finanziamento.
Inoltre la gestione dei Fondi UE e Fas è passata a Fitto, al quale non va probabilmente di aiutare il rivale Vendola.
Nemmeno in nome del - si presume comune - amore per la Puglia.
In due anni di Governo il Piano per il Sud, che avrebbe dovuto essere la prima emergenza, non solo non è operativo: non è nemmeno uscito. E' andata solo qualche briciola alla Sicilia.
Abbiamo visto invece molto attivismo intorno a lodi, leggi bavaglio e legittimi impedimenti.
L'iniziativa di Tremonti relativa alla Banca del Mezzogiorno (come se non ce ne fossero) è, nella migliore delle ipotesi, un altro modo per vendere denari al Sud provenienti dallo stesso Sud e statalizzare i profitti, poggiandosi sulla rete immobiliare reale di Poste e Bcc.  
I risparmi del Mezzogiorno attualmente vengono raccolti e venduti, leggi impiegati, al nord.
In realtà non si vuole nessuna azione di sostegno al Sud a livello governativo poichè vengono ritenute tutte riedizioni della Cassa per il Mezzogiorno dei fatidici anni '60.
In cui però ci fu un balzo eccezionale delle condizioni generali del Meridione.
Si vuole che gli imprenditori meridionali facciano da soli, con i loro fondi.
Cosa improbabile perchè si finisce per investire laddove si può ricavare di più. E' un dato che i nostri paesi sono in spopolamemnto per la lenta ma costante emigrazione, questo significa meno mercati floridi.
Quello che si tace è che anche tutta l'industria del Nord è aiutata, da leggi e finanziamenti ad hoc.
Persino ambiti molto vicini al PdL hanno ritenuto una offesa la nascente Banca del Mezzogiorno.
Di fatti una concorrenza sleale, poggiata come sarebbe stata sulle Poste e sulle Bcc. Senza sportelli reali. Cosa si voleva ottenere con la Banca del Mezzogiorno?
E che bisogno c'è n'è visto che sono già cosi tante?
Ma soprattutto dopo due anni di crisi e del terremoto in Abruzzo - in cui non c'è ancora traccia di ricostruzione ma solo gestione delle emergenze a conti non ancora pagati - non c'è ancora niente per il Sud, chiamato a raccogliere i cocci della sua agricoltura e di una economia che nonostante tutto non riesce mai a decollare.
Stretta tra vincoli autorizzativi di vario genere e da soluzioni che si trovano solo per qualcuno non per tutti.
Se un imprenditore meridionale avesse voluto fare una fabbrica in area non industriale si sarebbe varata una legge per lui?
La ricordiamo la Legge Regionale n°34 varata dalla Regione Puglia nel 1995 con l'ausilio di Fusillo? (worldpress riproduzione riservata)

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