MARINA DI GINOSA LAGO SALINELLA E TORRE MATTONI, COME IL DEMANIO DIVIENE UN BENE PRIVATO


di Nicola NATALE
Marina di Ginosa Torre Mattoni come appariva nel Giugno 2011
A Marina di Ginosa, il Lago Salinella e Torre Mattoni sono stati privati dell’accesso pubblico. 
I due beni paesaggistici sono attualmente raggiungibili solo con l’assenso di Torreserena, il mega villaggio turistico sorto nelle vicinanze e delle proprietà circostanti tra cui il camping Cioccoloni. 
Ritorna all’attacco l’opposizione di pd e lista inglese. 
Da sx i consiglieri d'opposizione  Massimo Castria (lista inglese) Enzo Giannico (pd) ed il consigliere regionale di Martina Franca Donato Pentassuglia durante la conferenza stampa di sabato 22 Settembre 2012
E lo fa da Taranto dalla sede della “federazione” in via Capotagliata con la presenza del consigliere regionale Donato Pentassuglia e dei consiglieri comunali Enzo Giannico e Massimo Castria. 
Un duro atto d’accusa che dà nuovamente voce al disagio di marinesi e turisti impossibilitati a raggiungere ed a fruire quell’oasi di bellezza rappresentata dal laghetto erede del vecchio alveo del Fiume Bradano e da Torre Mattoni, un presidio costiero in funzione antisaracena costruito nel XVI° secolo. 
Marina di Ginosa il Lago Salinella
E questo dopo che finanziamenti regionali ed europei sono stati erogati proprio per tutelare e salvaguardare l’area. 
Per Giannico “bisogna dedurre che, in 10 anni, dei beni comuni sono divenuti privati”. 
Subito dopo rincara la dose ricordando che la società doveva “realizzare e devolvere al Comune un parcheggio pubblico ed un accesso altrettanto pubblico al lago attraverso un percorso pedonale”. 
Questo si stabilì all’atto della concessione edilizia a Riva D’Ugento tramite un’apposita convenzione con il Comune di Ginosa. 
Bene “alcune di queste opere non sono state ancora realizzate, mentre il villaggio è attivo da diversi anni”. 
Insomma il classico pasticcio che ha portato anche ad un’indagine della magistratura del giugno scorso in cui sono coinvolti ben 26 amministratori, tra cui l’ex sindaco Luigi Montanaro. 
Indagine che però deve passare il filtro del giudice delle udienze preliminari.
Il consigliere Giannico racconta in conferenza anche di aver rivolto, nel maggio scorso, un’interpellanza scritta al dirigente dell’ufficio tecnico del Comune di Ginosa rimasta senza risposta. 
Il villaggio turistico Torre Serena e la sua posizione rispetto a Torre Mattoni distinguibile nel folto dei pini.
Con l'alluvione la fascia di pineta sulla parte destra della foto è stata decimata. 
Per cui conclude “anche in base alle dichiarazioni rilasciate, l’amministrazione é consapevole di aver privatizzato un’area demaniale ed è colpevole di aver privato la collettività di un bene pubblico”. 
Sulla stessa linea d’onda Massimo Castria, il consigliere marinese della lista Inglese che fa acutamente notare come “non solo le convenzioni a ristoro degli interventi sono regolarmente disattese ma i cittadini non possono beneficiare dell’unico bene storico della comunità marinese”. 
Castria ricorda come anche il prolungamento del lungomare di Marina di Ginosa è “un’opera quasi completa dal 2009” ferma grazie ad un cavillo burocratico ed ormai in degrado. 
Insomma un quadro preoccupante, tracciato all’indomani della stagione turistica, che chiama in causa anche la Regione e la sua vigilanza. 
Per questo il consigliere regionale Donato Pentassuglia  di Martina Franca ha promesso di interessare tutti gli assessorati ed uffici competenti, compresi quelli provinciali. “Il piano delle coste del 2006 approvato con legge regionale garantisce universalmente il diritto di accesso al demanio pubblico, a maggior ragione quando su di esso sono investiti finanziamenti regionali”. 
Non resta che sperare quindi che la denuncia abbia effetto e non sia solo un’altra puntata dell’eterna lotta fra maggioranza ed opposizione.

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