Post

PERSI I SOLDI PER LE EMERGENZE POST ALLUVIONE. NON PASSA L’EMENDAMENTO MATARRESE.

Immagine
La ex statale 580 ancora interrotta dopo quasi tre mesi dall'alluvione del 7 ed 8 dicembre del 2013 QUOTIDIANO DI PUGLIA 22 DICEMBRE 2013 di Nicola NATALE Ginosa perde prima cinque, poi tre milioni di euro. Finisce in un binario morto l’emendamento proposto dall’on. Salvatore Matarrese di scelta civica per le emergenze legate all’alluvione del 7 ed 8 ottobre scorso.  A lamentarsene più di tutti il coordinatore locale, l’ing. Raffaele Calabrese che addita i membri pugliesi della commissione bilancio della Camera come responsabili della mancata difesa del territorio in cui sono stati eletti.  La ricostruzione del percorso dell’emendamento 1.2802 è minuziosa.  Dopo un primo giudizio di ammissibilità l’emendamento che chiedeva di finanziare interventi di somma urgenza è finito in un maxiemendamento che riuniva tutte le richieste particolari dai territori.  La somma da stanziare   che si chiedeva era anche scesa da cinque a tre milioni di euro dopo una richie

LATERZA / COSI' ALCUNI COMMERCIANTI: "IL SINDACO PROMETTE SCIOPERO ANTITARES? NON E’ SUFFICIENTE".

Immagine
Il confronto organizzato con il sindaco Gianfranco Lopane e la sua amministrazione organizzato il 15 dicembre del 2013 all'auditorium Michele GIannico QUOTIDIANO DI PUGLIA 22 dicembre 2013 di Nicola NATALE Non si fermano le proteste per l’aumento della tares, il tributo comunale sui rifiuti e sui servizi. Anche perché l’evidenza degli avvisi di pagamento e delle scadenze ha fatto capire che non di polemiche si trattava, ma di euro fumanti sottratti alle spese di dicembre.  In provincia ha fatto eco il caso di Laterza dove sono stati i commercianti ad alzare la voce e reagire in maniera veemente agli aumenti che in qualche caso hanno sfiorato il 154%.  Una volta e mezza la cifra della vecchia tarsu, come si chiamava prima.  L’amministrazione comunale ha accettato di incontrare i commercianti ma si è detta indisponibile a rivedere i criteri, se non altro perché quei criteri rispettano pedissequamente il decreto legge 201 del 2011.  Giuseppe Barbetta, uno d

O E' NATALE TUTTI I GIORNI…..

Immagine
Merry Christmas by Ginosa e Marina di Ginosa - foto di Angelo Cinieri Desidero innanzitutto fare gli auguri a tutte le persone che ogni giorno leggono il mio blog. Chi fa questa scelta sceglie di non avere notizie preconfezionate.  Di non arrendersi all'alluvione dei comunicati stampa.  E' un dovere di tutti mantenere e sostenere l'informazione libera anche quando sbaglia.  Di questo chiedo eventualmente scusa. Questo blog tuttavia ha assicurato un'informazione locale gratuita senza alcun giro diretto o indiretto di contributi. L'alimentarlo pazientemente è un atto di coscienza civica, perché i fatti, i soli ai quali ci atteniamo, restino e non scompaiano tra la cronaca minore del Quotidiano di Puglia. E' a questo giornale che si deve l'aggiornamento di questo blog, finestra di libera informazione. Giorni fa discorrendo con un amico, siamo tornati al tema solito dell'esodo di gran parte di trentenni e quarantenni brillanti verso posti c

NATUZZI E SINDACATI LOTTANO SUI CRITERI DI ESCLUSIONE.

Immagine
QUOTIDIANO DI PUGLIA 19 DICEMBRE 2013 di Nicola NATALE Mentre per le strade di Ginosa spuntano i manifesti della nuova avveniristica poltrona di Natuzzi, a Bari si lotta intorno alla big list.  La lista di chi è dentro e di chi è fuori dagli stabilimenti Natuzzi mentre quello di Ginosa resta la vittima designata di un piano di esuberi che taglia 1.506 posti di lavoro a cavallo tra Puglia e Basilicata.  Il triangolo del salotto diviene così molto più piccolo, concentrandosi tra Santeramo, Matera e Laterza e la cabina di regia rischia di saltare già dopo i primi incontri.  E’ muro contro muro tra azienda e sindacati con la prima che vorrebbe applicare in maniera unilaterale i criteri previsti dalla legge 223 del 1991 meglio nota come legge Biagi nel caso di licenziamenti collettivi.  Secondo fonti sindacali la Natuzzi punta sui “polivalenti”.  Giampietro Castano, funzionario del Ministero dello sviluppo Un lavoratore che secondo l’azienda sa svolgere più ma

CONVEGNO CHOC. OSPEDALE DI CASTELLANETA A RISCHIO CHIUSURA.

Immagine
Ospedale di Castellaneta. La grande piramide che caratterizza l'atrio. QUOTIDIANO DI PUGLIA 19 DICEMBRE 2013 di Nicola NATALE La gente è ancora incredula.  Nessuno pensa che davvero l’Ospedale Civile di Castellaneta possa chiudere.  Tantissimi lo criticano aspramente, si dirigono verso l’ospedale di Matera o il Miulli di Acquaviva (peggiorando i dati di mobilità passiva della asl di Taranto) ma sanno che l’edificio della piramide è lì.  Con il coacervo indissolubile di alte professionalità, di ammirevoli abnegazioni unite a non pochi fattori critici, esplosi con il caso degli 8 decessi al reparto di cardiologia per inalazione di protossido di azoto al posto dell’ossigeno nel 2007. Reparto che è stato dunque uno dei primi su cui è caduta la mannaia e con il quale si voleva portare a nuova efficienza ed attrattiva tutto il nosocomio castellanetano.  A parlarne in un convegno organizzato sabato scorso dall’associazione fpds-fidas è intervenuto anche l’ex asse