DA GINOSA, NO CON CORTEO ALLA SOPPRESSIONE DEI TRIBUNALI PERIFERICI


GINOSA La conferenza stampa per il corteo di oggi, 9 settembre alle ore 18:00. Da sx il sindaco di Laterza Gianfranco Lopane, il sindaco di Castellaneta Giovanni Gugliotti, l'avv. Antonella Rizzi, il sindaco di Ginosa Vito de Palma, gli avvocati Gemma Negra e Franco Galante
QUOTIDIANO DI PUGLIA 7 SETTEMBRE 2013
DA GINOSA,  NO CON CORTEO ALLA SOPPRESSIONE DEI TRIBUNALI PERIFERICI
di Nicola NATALE
Oggi sul Quotidiano articolo in primo piano sulla vicenda a pag. 3
I tribunali periferici devono restare aperti. Non è chiudendoli o accentrandoli che si risolvono i problemi e le lungaggini della giustizia italiana. 
Contro la soppressione della sede distaccata di Ginosa le amministrazioni coinvolte organizzano per lunedì 9 settembre alle diciotto una “carovana della giustizia”.  
Il corteo partirà dalla storica sede della “pretura” (così si chiamava) per poi attraversare alcune vie cittadine e dirigersi infine in piazza Marconi, al municipio. 
E’ questo il senso della conferenza stampa convocata ieri mattina in comune a Ginosa ed alla quale hanno partecipato il sindaco Vito De Palma, il sindaco di Castellaneta Giovanni Gugliotti, il sindaco di Laterza Gianfranco Lopane, la portavoce del comitato giustizia e territorio avv. Antonietta Rizzi e l’avv. Francesco Galante.  
Tutti i sindaci hanno evidenziato che il principale scopo della riforma prevista dal decreto legislativo n°155 del 2012 cioè il risparmio di spesa non ci sarà, poiché mancano aule e archivi necessari ad accogliere il pesante fardello giudiziario che viene dalle province. Questo vale per il tribunale di Taranto ma anche per altri tribunali. 
Per De Palma “il tribunale di Ginosa non solo ha una storia sul territorio, ma il numero di procedimenti sconsiglia il trasferimento a Taranto dal momento che il Comune ne sopporta i costi di gestione e ne ospita la sede”. Del resto prosegue “lo stesso tribunale di Taranto ha chiesto la proroga al trasferimento, poiché si trova nella assoluta indisponibilità di locali idonei ad ospitare la sede soppressa non solo di Ginosa, ma anche di Grottaglie, Manduria e Martina Franca”
La distanza tra Taranto e Ginosa, 57 chilometri, implicherebbe uno spostamento ed un aggravio di costi anche per una semplice firma o presenza: “tutti sanno quanto l’area di via Marche sia già intasata”. Insomma il leit motiv è che “le riforme si fanno calibrandole sul territorio, non calandole dall’alto”. Non a caso la commissione giustizia del senato ha proposto il rinvio di un anno per l’applicazione della legge e sarà il parlamento a decidere. 
Giovanni Gugliotti,
sindaco di Castellaneta
Sulla stessa linea il sindaco di Castellaneta Gugliotti, avvocato e funzionario inps, per cui si tratta di “una legge completamente sbagliata” come attesta il fatto “che il governo ha concesso deroghe solo ad 8 tribunali quando invece le istanze di proroga provenivano un po’ dappertutto”.  
Per Lopane, sindaco Di Laterza “la soppressione delle sedi è l’affievolimento della presenza dello stato, mentre invece c’è bisogno di leggi che scoraggino l’intrapresa legale”. Per l’avv. Antonella Rizzi, in veste di portavoce "il provvedimento di fatto impedisce il ricorso alla giustizia, proprio aggiungendo ulteriore incertezza e difficoltà alla tutela dei propri diritti, ad iniziare dai costi"
Ma se questa riforma non fa risparmiare allora perché farla? 
Ha risposto più efficacemente di tutti l’avvocato Francesco Galante: “al tempo della riforma, in piena crisi finanziaria, il governo italiano aveva bisogno di dimostrare all’Europa la volontà effettiva di risparmio e il Csm di sopprimere le invise sedi periferiche nelle quali nessun giudice o funzionario, per prestigio e convenienza vuole andare”.

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