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BREVE STORIA DEL BURLESCO E DEL VINICIUS, PRIMITIVO IN PUREZZA

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Vinicius e Burlesco, primitivo in purezza nelle versioni dolce naturale (Ginosa) e secco (Cassano). di Nicola Natale Burlesco , il nome origina dal fatto che il colore solitamente violaceo del primitivo, nell'annata 2008, virava insolitamente verso il rosso, facendolo sembrare molto più leggero dei suoi 14°. Invece all'assaggio rivelava il solito carattere potente del primitivo, capace di scaldare il cuore e l'anima. Questo Primitivo viene prodotto da tre generazioni. Impiantò il vigneto ad alberello mio nonno Nicola Mastroserio, poi l'abbiamo reimpiantato noi a spalliera, nello stesso posto in Cassano delle Murge (Ba).  Io stesso ho provveduto a impiantare le barbatelle, un mio zio e un nostro amico a praticare i necessari innesti. Mio padre ha coordinato il tutto. Un terreno carsico e pietroso, in cui le pietre sono state macinate, contribuendo a rendere il terreno ancora più forte, in grado di far reggere alle viti la mancanza totale di irrigazio

A CASTELLANETA STOP ALLA SOFFERENZA PSICOLOGICA Un progetto guidato dalla dr.ssa Domenica Caforio prende in carico i malati oncologici

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di NICOLA NATALE La cupola a piramide nell'atrio dell'Ospedale di Castellaneta CASTELLANETA – Curare un paziente significa curare anche la sofferenza psichica determinata dalla sua malattia. Su questo assunto è partito nel Marzo del 2009 il progetto “Oltre la cura …il riconoscimento” che affianca l’assistenza psicologica ospedaliera alla cura delle patologie in senso stretto. Un successo dell’Ospedale di Castellaneta ottenuto grazie alla motivazione dalla dr.ssa Domenica Caforio , dirigente psicologo, alla collaborazione esterna di psicologi tirocinanti, ai volontari di Avuls, Pastorale della Salute e Unitalsi. E naturalmente della Dirigenza Asl, del Dr. Remo De Carne , dirigente della Struttura Complessa di Medicina Interna e del dr. Antonio Rinaldi , responsabile dell’Unità Operativa di Oncologia Medica, senza la cui approvazione e collaborazione il progetto non sarebbe mai potuto essere realizzato. I risultati sono stati straordinari, specie con i pazienti oncologici.

Il Governo, la Miroglio, Fitto e Vendola. La Puglia se c'è tempo.

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di Nicola Natale Il Ministero dello Sviluppo Economico, quello dove vanno a protestare i lavoratori della Miroglio SPA (e tantissimi altri) è stato spolpato. La protesta degli operai ad Alba (CN) Piemonte presso la sede legale del Gruppo I futuri investitori, se seri e ben informati, dovrebbero saperlo. Ma a quanto pare i tedeschi che stanno dietro a questo mega-investimento nel fotovoltaico non vogliono soldi, che avrebbero già,  ma autorizzazioni e garanzie. Occupando però solo una cinquantina di addetti nella fase di avvio dell'iniziativa, secondo qualche voce dal sen fuggita. Difficile che la Regione autorizzi un parco fotovoltaico di dimensioni monstre con prospettive occupazionali così modeste e soprattutto con un uso del territorio contrario all'ultima vulgata dell'ARPA in materia di impianti fotovoltaici e impatto ambientale. In un convengo tenutosi a Valenzano il 1° Luglio scorso Massimo Blonda è stato molto chiaro circa l'incidenza negativa del mix tendoni

VENDOLA, LA PUGLIA E PALAZZO CHIGI

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di Nicola Natale Innanzitutto in Puglia c'è ancora da fare un lavoraccio tremendo. Lo provano i disoccupati, i giovani senza lavoro e senza futuro, l'agricoltura agonizzante ed in mano ad autentici delinquenti, a sindacati corrotti. Nel mio paese,  Ginosa in provincia di Taranto, una intera generazione, quella degli anni '70 ed '80 è stata cancellata. I miei coetanei -  ho 39 anni - sono dispersi dappertutto, scappati da una Provincia che non gli offriva altro che disoccupazione e sfruttamento. Persino nelle farmacie, persino negli studi commerciali ed a maggior ragione negli altri ambiti meno fortunati vige il contratto in nero, l'assenza di contributi e di una paga dignitosa. A volte perchè impossibile tenendo conto del fatturato dell'azienda, a volte perchè "ci sono tanti altri che lo farebbero al tuo posto". Una vera diaspora che continua oggi in maniera ancora più forte, nel deserto di iniziative pubbliche e private, nel deserto di concor

FELICE BITETTI, PARTE DA GINOSA LA DIFESA DELL'OSPEDALE DI CASTELLANETA

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di Nicola Natale " Si può far finta di nulla ma non è il mio stile. Si possono invece sfruttare i tagli imposti in maniera diseguale da Tremonti per razionalizzare l’offerta sanitaria pubblica " dice Felice Bitetti, consigliere comunale del PD di Ginosa. E’ il momento, dopo aver per difeso gli Ospedali del territorio jonico, tutti indistintamente compreso il “Pagliari” di Massafra, di rilanciare e difendere l’Ospedale di Castellaneta per le stesse ragioni per le quali è stato fondato. Perché è baricentrico rispetto al bacino servito e perché è l’unico che già nel Piano Sanitario approvato viene definito intermedio. E’ il momento di capire che gli Ospedali piccoli, benché vicini, non danno le garanzie delle strutture che in maniera continua, su campioni significativi, lavorano sulle impreviste complessità anche di interventi di routine. " L'aumento di utenza derivante dalla riqualificazione o dal ridimensionamento dei nosocomi minori (Massafra, Mottola, Grottagli