CASO MIROGLIO. PELLEGRINO SU PIANO DI BARBERO: NO COMMENT
di Nicola NATALE
Uno degli stabilimenti della Barbero a Garessio |
No comment.
Questa è stata la risposta di Davide Pellegrino, coordinatore della task force
per l’occupazione della Regione Puglia in merito all’incontro previsto per oggi
in Regione con i rappresentanti della Barbero spa.
Quest’ultima è l’azienda
alimentare di Alba che avrebbe dovuto già da mesi presentare il piano
industriale per il riavvio delle attività dello stabilimento di Castellaneta.
Tra l’altro questo è uno dei tasselli che serve per iniziare lo stop alla
procedura di mobilità dichiarata dalla Miroglio per i 222 cassintegrati, il cui
trattamento finisce al 30 Giugno.
Fumata nera, bianca o grigia?
Davide Pellegrino, dirigente Regione Puglia (task force occupazione) |
Impossibile
dirlo senza scadere nelle illazioni ma tutti si aspettavano qualche notizia.
Invece uno stretto riserbo non lascia trapelare nemmeno se l’incontro c’è stato
o meno. Muti anche il sito della Regione e quello del Consiglio.
Nemmeno i
sindacalisti che stanno da tempo seguendo la vertenza hanno voluto o potuto
rilasciare informazioni in merito.
Da ieri un comunicato dei “miroglini”
specifica invece che nelle ultime settimane Vendola avrebbe incontrato più
volte la proprietà (Giuseppe Miroglio) ed il management (Contini, ex sole 24
ore, Alessio Fois) per sollecitare il ritiro della mobilità. Gli incontri
sarebbero avvenuti nella sede romana della Regione Puglia in Via Barberini, a
due passi dal Ministero dello Sviluppo Economico, dove per tante volte hanno
manifestato gli operai. Il passaggio con Barbero è essenziale poiché è propedeutico
all’accordo che Miroglio e i sindacati devono ancora sottoscrivere per bloccare
la procedura di mobilità.
E sono tempi abbastanza ristretti perché prevedono un
passaggio prima al Ministero dello Sviluppo, poi a quello del Lavoro. Insomma
l’euforia per aver strappato altri sei mesi di cassa, ed aver dimostrato con la
manifestazione di Alba del 6 Giugno che uniti si può, cede il posto alla preoccupazione per le tante formalità
burocratiche che comporta una nuova concessione di cassa in deroga. E’ chiaro
che lo sforzo da parte di tutte le Istituzioni competenti è massimo ma il clima
economico generale non induce facilmente alla scommessa imprenditoriale.
Anche
se ha destato speranza l’annuncio fatto dal sindaco di Ginosa De Palma,
corroborato dal “ci potrebbero essere” del consigliere regionale Pietro
Lospinuso in merito alla presenza di nuovi soggetti imprenditoriali. Tuttavia la prudenza è massima perché i
tre precedenti tentativi (Intini, Be4Energy, Marcolana) che pure avevano il
bollino ora del Ministero dello Sviluppo, ora della Wollo, la società di
consulenza scelta da Miroglio per la riconversione dei suoi stabilimenti sono
tutti finiti con dei clamorosi dietrofront.
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