CAPODANNO CON POCHI BOTTI. E CON UN MEGA MATRIMONIO.


La gravina innevata in una foto di Angelo Cinieri. 
Ginosa è stata interessata da una nevicata il 30 dicembre 2014
QUOTIDIANO DI PUGLIA 2 GENNAIO 2015
di Nicola NATALE
Forse davvero ha avuto seguito l’invito del sindaco di Ginosa Vito De Palma a limitare i botti. 
Alle 12 Ginosa non è esplosa nel consueto scenario di guerriglia urbana ma ad uno scoppiettare di giochi pirici vari ed episodici botti di media potenza. 
L’appello era stato lanciato anche per preservare i cani per cui, a Ginosa come altrove, esiste un vero drappello di appassionati. 
Non ci sono notizie di feriti all’indomani dei festeggiamenti del primo dell’anno mentre alcuni si sono anche recati sulla spiaggia di Marina di Ginosa a far esplodere le micce rimanenti. 
Piazza e Torre dell'Orologio a Ginosa (Taranto)
(photo courtesy Marirosa Longo)
Percorrendo le strade di Ginosa e di Marina di Ginosa non c’erano nemmeno oggetti vari e vecchi lanciati per le strade, piuttosto le lamentele di alcune persone per il turno di raccolta dei rifiuti. Non in tutte le strade infatti mercoledì scorso, ultimo dell’anno, è stato ritirato l’organico la  cui frequenza di raccolta è stata peraltro ridotta di un giorno a settimana nel nuovo calendario 2015.
 Il giorno di Capodanno, vero e proprio, non ha avuto alcun evento pubblico mentre al contrario i giorni precedenti hanno fatto registrare concerti ed iniziative varie. 
Dal concerto effettuato a beneficio degli ospiti di Villa Genusia il 30 dicembre della neonata “Genusia Horchestra” alla ormai tradizionale mostra dei presepi presso il Palazzo della Cultura a Ginosa cui ha fatto eco altra mostra dei presepi a Laterza nella sala cavallerizza del Palazzo Marchesale. 
Tra le gemme nascoste dell’arte e della passione per il presepe va citato Vito Nicola Natale che, in nomen omen, nell’atrio della sua casa in pieno centro storico (ex palazzo Genovese) ne allestisce da anni uno estesissimo che ricalca i monumenti maggiori del centro storico. 
La Torre dell’Orologio del 1820, la Chiesa Madre del 1546, il Castello Normano del 1080 d.c. ed altri scorci reali ed immaginari sono stati riprodotti con la consueta fantasia ed artigianalità che accomuna tanti appassionati come ad esempio Mimmo Feola, altro appassionato ginosino, che il suo presepe lo realizza ormai da anni a Matera. 
Ginosa, piazza Tom Benetollo 
altrimenti detta "il muraglione"
L’emergenza neve durata il solo giorno di mercoledì 31 gennaio è stata tranquillamente affrontata spargendo sale già dalla notte del 30 ciononostante non sono state poche le auto trovatesi in difficoltà per la neve ghiacciata, soprattutto in corrispondenza delle vie ripide che caratterizzano gran parte del tessuto urbano ginosino sviluppatosi nel tempo attorno al nucleo antichissimo della Gravina. 
Sono stati molti i ginosini di ritorno ad incappucciarsi per cogliere gli aspetti più suggestivi della gravina innevata e non solo. 
Ha funzionato nel primo dell’anno anche la sala ricevimenti Imperatore di Puglia, luogo d’elezione per i matrimoni ginosini che si trasformano regolarmente in eventi semi-pubblici con invitati che superano agevolmente e spesso le due centinaia. 
Per gli altri il capodanno ginosino si è consumato soprattutto privatamente con mezza città alla ricerca di pesce pregiato. L’augurio dell’assessore alla cultura Mario Toma, ex miroglino, è andato proprio ai suoi colleghi per un 2015 finalmente decisivo. 
Il lavoro per i 131 della ex “Miroglio” come per tantissimi altri, resta l’unica nube, su un giorno di Capodanno altrimenti trascorso più che serenamente (almeno per la maggior parte dei ginosini) 
Le cose non sono andate molto diversamente a Laterza e Castellaneta. 
Con Laterza che ha ospitato i primi turisti per il palazzo marchesale, la cantina spagnola e la Chiesa di San Lorenzo e con Castellaneta altrettanto incantata a guardare la neve nella sua gravina e nel centro storico.
QUOTIDIANO DI PUGLIA EDIZIONE DI TARANTO.

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