FONDI POST ALLUVIONI E CROLLI, “SERVE CABINA DI REGIA, NON PROPAGANDA”.
Ginosa, abitazioni antiche completamente sbriciolate in via burrone |
QUOTIDIANO DI PUGLIA 25 GIUGNO 2014
di Nicola NATALE
Alluvioni nel
tarantino: si muovono le carte, ma non i fondi.
Dopo l’impegno preso dal
governo a Roma per il tramite dell’on. Graziano Del Rio, sottosegretario alla
presidenza del Consiglio e del dott. Mauro Bonaretti, segretario generale della
stessa si guarda con apprensione ai massi ed alle macerie di via matrice*.
I circa
venti nuclei familiari sgomberati sono tornati, assumendosene la responsabilità,
alle loro case. A non poter tornare ancora sono invece i nuclei che vivevano
nel tratto finale di via Matrice. Questo perché in quel tratto sono interrotte
tutte le forniture.
Intanto tra gli effetti collaterali del crollo di via
Matrice si deve annoverare la chiusura degli alberghi diffusi e dei bed and
breakfast situati nel cuore del centro storico. Una situazione che si fa più
pesante con lo scorrere inesorabili dei mesi, mentre c’è già chi parla di anni
per rimettere in sesto i circa venti metri crollati di via Matrice.
Si tratta,
è bene ribadirlo, di un crollo che non interessa la gravina di Ginosa che
risulta in massima parte ancora percorribile, pur avendo ben note criticità
ormai denunciate da anni.
“L’emanazione del decreto ministeriale” però non
significa vedere già le imprese al lavoro tra via burrone e via matrice, le due
vie interessate in maniera massiccia dal crollo.
Ci si dovrà assicurare che
l’ordinanza (o il decreto ministeriale come specificato nella nota
dell’amministrazione comunale) abbia copertura finanziaria: in altre parole che
ci siano i soldi.
E’ questa una delle ragioni che ha fatto impantanare i primi
7 milioni di euro destinati all’emergenza post alluvione del 7 ed 8 Dicembre.
Raffaele Calabrese (scelta civica) |
A
far chiarezza sul punto è stato l’ing. Raffaele Calabrese che ha ribadito come
quei fondi siano stati trovati grazie all’interessamento del sottosegretario all’economia
Enrico Zanetti e dell’on. Salvatore Matarrese.
“Metà di quei sette milioni sono
accreditati nella contabilità speciale della regione Puglia (n°5792) e solo lo
scadere nel frattempo della ordinanza dello stato d’emergenza di emergenza ora
prorogata li ha tenuti fermi” dice Calabrese. Sono soldi indispensabili per
consentire al Comune di Ginosa oltre a Laterza e Castellaneta di rifarsi delle
spese anticipate per pagare i lavori in somma urgenza. Ma anche per iniziare ad
affrontare il rifacimento delle tante strade comunali rese impraticabili
dall’alluvione, come ad esempio quella di contrada cignano.
Per Calabrese la
nascita di tanti comitati “significa solo disgregazione, mentre si dovrebbe
fare una battaglia tutti uniti per fare in modo che i fondi si trasformino in
opere per la salvaguardia del territorio”.
Il rischio è quello che già l’on.
Salvatore Matarrese aveva paventato: “ci sono i fondi per il dissesto
idrogeologico, ma non abbiamo progetti seri e cantierabili”. “Noi saremo un
pungolo rispetto a questi progetti” ribadisce l’ex assessore “ma è necessaria
una cabina di regia tra governo, regione Puglia e comuni interessati,
altrimenti si rischia di parlare a vuoto e perdere tempo prezioso”.
Si tratta
di fare presto e bene, senza sprechi: concetti difficilmente accostabili alle
opere pubbliche di questi ultimi tempi.
* le misure attese relative alle piogge alluvionali cui è stato associato il crollo di via matrice-via burrone dopo essere stata approvate dalla Camera e dal Senato dovrebbero essere approvate domani 27 giugno in via definitiva dalla presidenza del Consiglio come ordinanza.
QUOTIDIANO DI PUGLIA A cinque mesi dal crollo di via Matrice del 21 gen 2014, a sette dall'alluvione ottobre 2013 |
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