OTTIMO RISULTATO PER LA LESERRI. MA IL MOVIMENTO 5 STELLE NON MOLLA.


Rosaria Leserri, candidata non eletta del
pd alle europee.
di Nicola NATALE
Sorpresa Leserri. 
La candidata che pochi conoscevano, anche a Ginosa dove è residente, totalizza oltre undicimila voti in tutta la provincia di Taranto (11.702 per la precisione). 
Millesettecentoventiquattro voti nella sua città di residenza e gli altri voti sparsi nei restanti 28 comuni della provincia.
I suo voti in tutta la circoscrizione sud si attestano intorno ai 19mila.
Prendere quasi la metà delle preferenze di Raffaele Fitto (voti 23.112) in provincia di Taranto è un’impresa che ha quasi dell’impossibile se si ricorda che Rosaria Leserri nelle comunali del 2011 aveva totalizzato 184 voti. 
E’ un dato che dimostra in maniera inoppugnabile come ogni elezione faccia storia  a sé. 
Rosaria Leserri proviene da una lunga attività nelle associazioni culturali e dal direttivo del pd ginosino.
Una iniziativa in piazza IV novembre del meet-up m5s Ginosa
L’altro dato che sorprende è la forza del movimento cinque stelle a Ginosa che con i suoi quasi tremila voti (2.992) diventa il primo partito locale distribuendo le sue preferenze tra Rosa D’Amato (oltre mille voti) Cristian Casili e Antonella Laricchia, i primi tre suffragati in provincia di Taranto. Solo la prima, come è noto, è stata eletta in parlamento europeo. Seguono il pd del segretario Giuseppe Punzi con 2.736 voti (30,5%) e forza italia, il partito del sindaco di Ginosa Vito De Palma con 2313 voti (25,78%). Il tutto in quadro che ha visto solo la metà degli aventi diritto al voto recarsi alle urne. 
I risultati ufficiali delle Europee del 25 maggio 2014 nel comune di Ginosa (Taranto) (fonte ufficio elettorale)
Dei quasi diciannovemila elettori ginosini (18.850) solo 9.473 sono andati a votare nei seggi degli istituti comprensivi, il 50,25%
Un dato da cui non si può prescindere per analizzare i risultati (non solo dell’angolo occidentale della provincia di Taranto). 
Appena superiore nella “città del mito” la percentuale dei votanti, 52,18% dei 14.344 elettori, pari a 7.485 votanti. 
I risultati delle Europee a Castellaneta (Ta)
A Castellaneta il partito di Berlusconi (e del sindaco Giovanni Gugliotti) tiene benissimo e rappresenta il 36% dell’elettorato distanziando di parecchio il pd locale ancora commissariato fermatosi a 1.820 voti (25,99%). 
Nel paese, dove tutto è teso al ricordo del divo del cinema muto Rodolfo Valentino, il movimento cinque stelle conferma la sua presa nell’elettorato con 1.675 voti che rappresentano il 23,92% dell’elettorato castellanetano. 
Tre partiti, come del resto a Ginosa, monopolizzano la scena e per il nuovo centro destra di Maurizio Cristini, L’altra Europa di Tsipras e Fratelli D’Italia di Bruno Schiavone e Darrè, tutti referenti locali c’é ben poco da fare: oscillano tutti intorno ai 300 voti. 
Situazione non molto dissimile a Laterza dove oltre il 52% si è recato alle urne, vale a dire 6.454 votanti su un corpo elettorale di 12.321 voti. A Laterza, il partito del segretario Lucrezia Laforgia,  diviso dopo l’azzeramento della giunta e la revoca della nomina a vicesindaco del consigliere Sebastiano Stano doppia i voti di forza italia.
Infatti nel paese della maiolica, ma anche del pregiatissimo pane e della carne al fornello, il pd si porta a casa 2.109 voti contro i 1.165 di forza italia. 
Qui, un risultato di un certo rilievo (1024 voti) lo mette a segno anche il nuovo centro destra di Alfano, supportato da ambienti del centrodestra che premono per avere un candidato sicuro alle prossime regionali. Anche qui il centrodestra unito supera il centrosinistra, anche quando questo è nella stanza dei bottoni. Caso a parte il movimento 5 stelle. A Laterza raccoglie 1388 preferenze qualificandosi come secondo partito, sia pure non rappresentato in consiglio comunale. 
Ora come leggere questi dati? 
Come anche il flop delle previsioni nazionali degli istituti di sondaggi hanno dimostrato, intercettare il carattere mutevole e cangiante degli elettori è cosa difficilissima, nonostante il vero e proprio bombardamento mediatico a cui sono sottoposti. 
A livello locale gioca l’attivismo dei referenti, il più o meno stretto collegamento con i candidati, ma i temi europei davvero non bucano. 
Bisogna chiedersi perché, come del resto la stessa Rosaria Leserri ha ammesso nel corso della sua presentazione a Ginosa.

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