GINOSA PSICOSI DA “NETTUNO”, IL CICLONE. DIFFICOLTA’ (SOLITE) ALLA VIABILITA’


Ginosa - un bus mentre attraversa via matteotti
QUOTIDIANO DI PUGLIA 1 DICEMBRE 2013
di Nicola NATALE
Non sappiamo se il tempo sia uno dei nuovi mezzi di distrazione di massa. 
Tuttavia l’uso combinato delle previsioni del tempo e di facebook ha quasi scatenato una psicosi di massa a Ginosa. 
Effetto moltiplicato dal recente doloroso ricordo delle quattro vittime causate dall’alluvione del 7 ottobre scorso, perite tutte mentre erano per strada in macchina. 
Le telefonate sono fioccate anche al telefono del Ser (servizio emergenza radio ginosa), un’associazione molto radicata sul territorio che alle undici di venerdì scorso ha rilanciato il comunicato diffuso dall’amministrazione comunale per mezzo del suo sito ufficiale.
Tutti volevano sapere se determinate strade sarebbero state percorribili o meno. 
Il Comune pertanto ha deciso di diffondere l’allerta meteo lanciato dal servizio di protezione civile della Regione Puglia accompagnandolo sul suo sito ufficiale da una serie di consigli di buon senso.
La ex strada statale 580,
ora provinciale ancora interrotta
dopo l'alluvione del 7 ottobre 2013.
Secondo alcuni ci  ci vorranno tre anni
per ripristinarla in maniera definitiva
Il comunicato di venerdì scorso del servizio di protezione civile della regione Puglia parlava di “criticità elevata” nei bacini del Lato e Lama di Lenne, situati entrambi a sud di Ginosa, e di “preallarme” per il rischio idrogeologico, quindi nessuno ha voluto sottovalutare la comunicazione ufficiale, vista la recente tragica esperienza dell’alluvione. 
Per fortuna almeno fino a ieri le piogge sono state del tutto assimilabili alle normali piogge invernali che da sempre accompagnano questo periodo. 
Solo verso le 19 un forte vento proveniente da nord-nord est ha reso ancora peggiore il quadro climatico. Quindi la principale difficoltà di questa ondata di maltempo invernale è stata la viabilità. 
In particolare sulla ex strada statale 580 che, con piogge anche minime, diventa pericolosa a causa dell’acqua che ristagna sulla sede stradale, peraltro con segnaletica orizzontale carente. 
Condizioni che divengono peggiori sulla bretella di collegamento con le provinciali n°8 e 7 attualmente utilizzate al posto di un tratto della stessa 580 interrotto a causa del crollo del c.d. ponte dei sospiri. 
Ginosa, uno dei bins in plastica che i frantoi
utilizzano per contenere le olive
Anche su queste strade “minori” ma molto utilizzate, oltre alla mancanza o carenza della segnaletica orizzontale, sono subito ricomparse le buche dopo le prime piogge. 
Queste ultime, riparate alla meglio nei giorni scorsi, rendendo particolarmente insidioso percorrere queste strade prive anch’esse di un’efficiente segnaletica orizzontale.
Ma non tutti si sono lasciati impaurire dal tempo. Al mattino molti ginosini, sapendo che solo nel pomeriggio sarebbero arrivate le piogge, non hanno trascurato di recarsi numerosi alla raccolta delle olive. Attività divenuta solo per alcuni di rilievo economico. Per tanti invece è un attività di ritaglio, anche per procurarsi quello che è a tutti gli effetti un presidio slow-food: l'olio spremuto dalle proprie olive.

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