LATERZA MEDAGLIA D’ORO A TAMBORRINO. PRIMA NAZIONALE PER ERODIADE


Il momento della consegna della benemerenza a Tamborrino
QUOTIDIANO DI PUGLIA 19 AGOSTO 2013
di Nicola NATALE
Prima nazionale ieri sera a Laterza per l’opera “Erodiade” del maestro Giovanni Tamborrino.  
L’opera è un monologo composto da Giovanni Testori, scrittore e drammaturgo e giornalista scomparso nel 1993. Tutto si snoda attorno alla figura tormentata di Erodiade, la concubina di Erode e del suo amore impossibile per Giovanni Battista. Il riferimento storico serve per denunciare con l’arte l’assurdità tutta presente del femminicidio. 
Di questo abbiamo parlato con il maestro Giovanni Tamborrino insignito sabato 18 Agosto della medaglia d’oro della città di Laterza per il suo impegno per la cultura. Il compositore è stato premiato anche a maggio scorso con l’assegnazione del premio nazionale Franco Abbiati per “mare metallico” dedicato al dramma dell’ilva di Taranto. Il riconoscimento è stato consegnato dal sindaco Gianfranco Lopane e dal consigliere Leonardo Matera.
Laterza il palazzo marchesale durante "Erodiade"
Qual è la sensazione, parlando di profeti, ad esser riconosciuti tali in patria?
Sono un po’ restio a queste cose, ma ho accettato perché i nostri sono luoghi dell’assenza, per questo di forte ispirazione per chi vuole fare ricerca. Quando entrai  in ruolo come professore nel 1989 scelsi Bologna ma fu un anno perso. L’ispirazione tornò a Matera, risiedendo nel mio paese con i suoi profumi e le sue situazioni. Qui si può creare proprio perché è un “deserto puro” culturalmente parlando. L’esperienza del festival della terra delle Gravine è significativa ed è anche per quell’esperienza che ho ricevuto questo riconoscimento. Quello fu un grande progetto che si affiancò al festival della valle d’Itria proprio per le sue caratteristiche di progetto e il luogo principale era proprio la gravina di Ginosa, un grande teatro all’aperto.
Cosa l'ha spinta a realizzare delle opere che difficilmente vengono comprese dal grande pubblico?
Ieri c’è stata un’esplosione di gente, di conseguenza le opere arrivano. Noi pensiamo che il pubblico sia sempre fermo, invece ci sono tantissimi che vanno avanti. Ieri non c’era un pubblico popolare ma c’era  un pubblico che ha scelto di venire a vedere. Da Brindisi, da Matera, da Taranto, da Bari. Il tema del femminicidio, anche con un linguaggio molto colto, ha emozionato tutti.
Da sx Leonardo Materza, con. com. Giovanni Tamborrino
ed il sindaco di Laterza Gianfranco Lopane
E’ arrivato prima il premio Abbiati, poi la medaglia d’oro…
Un riconoscimento nazionale alla Scala di Milano, con un premio andato anche a personalità come Muti chiaramente convince tutti, compresi coloro che non seguono la mia musica e non se ne intendono.
E’ più difficile fare produzioni partendo da Matera, dal sud?
Lo è, anche perché in Italia non ci sono quasi più finanziamenti per la cultura, per le opere dal vivo. Bisogna auto-prodursi come é stato con quest’opera prodotta un po’ dal Comune di Laterza ed un po’ da me.
Se le fosse riproposta la direzione artistica di un rinato festival delle gravine accetterebbe?
Certo che sì, si deve ripartire assolutamente. Da quando abbiamo lasciato non c’è più nulla. Gli amministratori devono sapere che i fondi non vengono dati a caso per una sagra o per ginosaestate o laterzestate. In regione i fondi vengono dati per grandi progetti importanti firmati da professionisti, io questa cosa la sto spiegando da anni. Si tratta di realizzare opere di qualità, non sagre.

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