LATERZA, POLEMICHE PER IL FINANZIAMENTO ALLA PINETA….E DOVEVA ESSERE UNA BELLA NOTIZIA
QUOTIDIANO DI PUGLIA 20 Novembre 2012
di Nicola NATALE
Laterza la Pineta Scivolizzo |
La Pineta di
Laterza detta Scivolizzo è uno dei pochi luoghi verdi frequentabili ad ovest di
Taranto. Pochi giorni fa l’amministrazione ha avuto conferma dalla Regione Puglia
di un finanziamento di 350mila
euro per la sua valorizzazione.
L'insegna di un locale nei pressi della Pineta |
Ne ha dato notizia con un post su facebook
l’ing. Gianfranco Lopane (sindaco di Laterza) e subito un’alluvione di commenti
è arrivata sul suo profilo. Scatenando una vera lite, che ha mandato in
soffitta la netiquette, il galateo che dovrebbe essere usato nello scambio di
commenti in rete. Sono volate parole grosse, che certo avranno un’eco nella
vita reale.
Settantasette persone hanno gradito la notizia, altre invece hanno
inveito bollando il finanziamento come il solito spreco della politica.
“Laterza sta andando a rotoli e qui si parla di aggiustare la pineta” dice una
ragazza subito appoggiata da altri.
Inutile spiegare che il finanziamento fa
riferimento a bandi europei e che i capitoli di bilancio regionali sono diretta
espressione dei fondi comunitari assegnati in base alla programmazione fatta a
Bruxelles.
“Queste ca…ate le
potete raccontare ad un bimbo di 5 anni” risponde l’animatrice della protesta
virtuale che raccoglie la delusione e la mancanza di interventi attivi dove la
crisi ha inciso di più: ovvero sul lavoro.
L'articolo del Quotidiano di Puglia del 20 Novembre 2012 |
In questo quadro le risorse spese
per valorizzare il verde sembrano un’offesa come le brioche che la regina Maria
Antonietta consigliava di mangiare al popolo che non aveva pane.
Non vale a niente spiegare come fa
Marianna Casarola che “bisogna costruire un sistema, partendo dalle basi per
avere sviluppo quindi posti di lavoro”.
La discussione è interessante perché
rivelatrice di due emergenze, figlie l’una dell’altra. La disperazione sociale
delle fasce più deboli lasciate senz’armi nella crisi e la conseguente mancanza
di attenzione al verde, di cui è inutile spiegare i benefici a chi ha
preoccupazioni riguardanti il suo avvenire e teme la concorrenza dei lavoratori
irregolari.
Peccato perché è una notizia che fa piacere nell’enorme contrazione
di risorse pubbliche e perché quei finanziamenti altrimenti sarebbero andati a
qualcun altro Comune o tornati nelle casse di Bruxelles. Tuttavia è bene
chiarire che il verde non è un optional, tanto più in una Provincia che ha
sacrificato mare, aria e terra alla produttività senza avere nemmeno il
beneficio della piena occupazione.
Commenti
Posta un commento