GIN POWER. L’INCENERITORE A BIOMASSE SI PUO’ FARE! LO DICE IL TAR DI LECCE. L'AMMINISTRAZIONE COMUNALE, CONTRARIA, RICORRERA' AL CONSIGLIO DI STATO

Versione aggiornata dell'articolo apparso sul Quotidiano
di Nicola Natale
Nuova clamorosa svolta sul caso dell’inceneritore a biomasse che doveva essere impiantato a Ginosa in contrada Girifalco.
Una centrale a biomasse realizzata a Tirano, Sondrio Lombardia
La sentenza n. 1670/2011 della Prima Sezione del Tar di Lecce ha respinto il ricorso presentato dal Comune di Ginosa contro il rilascio dell'Autorizzazione unica per un generatore di energia elettrica da biomasse di legno vergine con una potenza di 5 MW. “Il procedimento per la realizzazione di impianti di energia rinnovabile, o comunque l'esito favorevole dell'istanza, non può essere in alcun modo condizionato da qualsivoglia atto di assenso o di gradimento da parte dei comuni il cui territorio è interessato dal progetto” sentenzia l’organo di giustizia amministrativa. Pertanto, concludono i giudici salentini, “in assenza di una efficacia condizionante di tale eventuale deliberazione, può dunque ritenersi pacificamente applicabile l'articolo 14-ter, comma 7, della legge n. 241 del 1990”, secondo il quale “si considera acquisito l'assenso dell'amministrazione il cui rappresentante, all'esito dei lavori della conferenza, non abbia espresso definitivamente la volontà dell'amministrazione rappresentata”. 
In altre parole il parere non espresso alla prima conferenza dei servizi dal Comune di Ginosa è valso per un sì. 
Poco conta che il Comune di Ginosa alla seconda conferenza di servizi si sia detto contrario. 
Alla riapertura della conferenza decisa per verificare i requisiti in materia di filiera corta, il Comune aveva espresso un parere negativo al progetto, ma ciò non aveva bloccato il rilascio dell'Autorizzazione unica. 
Nella sentenza il Tar di Lecce, allineandosi a precedenti pronunciamenti (Tar Lazio, Prima Sezione di Latina sentenza n. 1343/2009 e Corte Costituzionale sentenza n. 124/2010) afferma che “la deliberazione favorevole del Consiglio comunale non è indispensabile ai fini dell'autorizzazione alla realizzazione di impianti di energia rinnovabile.” 
Il tema della costruzione aveva diviso i ginosini durante le elezioni amministrative, anche perché, sosteneva la pubblicità, il progetto Gin Power avrebbe potuto creare un centinaio di posti di lavoro. De Palma, attuale Sindaco del centrodestra e l’avv. Cristiano Inglese (Lista Inglese, IDV, IoSUd) si erano detti nettamente contrari per le sfavorevoli conseguenze ambientali del progetto. Nettamente favorevole il candidato sindaco Felice Bitetti (PD, SEL) poi sconfitto alle elezioni. 
Per niente scomposto il Sindaco De Palma ha commentato al Quotidiano di Puglia: "ricorreremo al Consiglio di Stato. Rispettiamo la sentenza come è normale ma non la condividiamo. Ci sono le Istituzioni ma c'è anche la volontà popolare che si è espressa in maniera ben chiara. La Regione non può espropriare il Comune di fondamentali diritti in tema di gestione del territorio". 
Il Comune quindi si opporrà alla costruzione ed avvio della centrale a biomasse al Consiglio di Stato, il secondo e definitivo grado della giustizia amministrativa. 
Resta da chiarire cosa succederà in caso di conferma della sentenza anche in secondo grado. Ma su questo caso un prossimo  articolo apparirà sul Quotidiano di Puglia.

Commenti

Post popolari in questo blog

CIAO LORENZO!

CASTELLANETA, ARRESTO DEL PRIMARIO DI ORTOPEDIA GALANTE. Parlano i colleghi ed il Sindaco Italo D'Alessandro

KIT AD IDROGENO PER AUTO. MA FUNZIONANO DAVVERO?